Riformatore politico britannico, nato a Marnham nel Nottinghamshire il 17 settembre 1740, morto a Londra il 23 settembre 1824. All'età di 18 anni entrò in marina e prese parte a varie azioni navali nelle [...] carica giudiziaria a Terranova. Tornato in Inghilterra nel 1770 e lasciata la marina, iniziò un movimento a favore dellariforma parlamentare, sostenendo la tesi dei parlamenti annuali, del suffragio universale e del voto segreto, onde fu chiamato il ...
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Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] d.C., da nord verso sud, trasmettendo le tecniche metallurgiche. L’età del Ferro è rappresentata dai siti di Bambandyanalo e di Mapungubwe: un progetto di riformadell’istruzione, che prevedeva fra l’altro l’introduzione dell’afrikaans nelle scuole ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] febbraio 1853, né il benevolo governo dell’arciduca Massimiliano e le promesse di riforme valsero a riconquistare la fiducia dei Eustorgio, S. Babila, S. Celso introducono all’età romanica. Dell’età ottoniana rimane una situla d’avorio e il grande ...
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Forma di remunerazione post-lavorativa, generalmente di natura pubblica, erogata da enti di previdenza statali o anche da enti previdenziali parastatali, casse di ordini professionali e private, fondi [...] di anzianità può essere ottenuta solamente prima di aver compiuto l’età valida ai fini dell’ottenimento della p. di vecchiaia. Dall’anno 2008, in virtù della legge di riforma del sistema previdenziale, i lavoratori dipendenti possono andare in p. con ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] (in particolare, con la l. 151/1975, che ha riformato il diritto di famiglia).
M.-atto. - Il m.-atto per lo più nei mesi invernali. Nell’età omerica erano celebrate con un sontuoso banchetto nella casa dello sposo, alla quale con un gioioso corteo ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] diffusione della cultura fuori dei monasteri, si ha l’avvio di un’arte laica. L’ultima splendida età del delle categorie di fruitori. Nata dal clima culturale del Rinascimento, l’arte della stampa ha potuto svilupparsi in tal modo grazie alla Riforma ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] che discendeva dalla tradizione mitico-religiosa, viene radicalmente discusso nell’età dei sofisti, in cui la contrapposizione tra ciò che è si può parlare soltanto in seguito alla riformadella Curia romana attuata dal pontefice Paolo VI con ...
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Condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto [...] dell’Impero, ponendo con ciò le premesse per una successiva eclissi della nozione, eclissi che si protrasse per tutto il Medioevo e per parte dell’età /1995, di riforma del sistema di diritto internazionale privato) utilizzano il criterio della c. per ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] dopoguerra hanno parlato del periodo 1901-14 come dell'"età giolittiana": fu infatti ministro degli Interni del gabinetto uscita dalle elezioni del 1913 (era stata varata una riforma che introduceva un suffragio quasi universale) gli rese difficile ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] e pratiche fino agli inizi dell’età moderna.
La s. moderna. Nel 16° sec. il rinascimento delle lettere e le nuove facesse supporre. Anche la riformadella chimica compiuta da A. Lavoisier non poteva rientrare nei canoni della s. precedente se non ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...