Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Fato e libertà, ragione e follia, virtù e fortuna, vita e morte: i conflitti rimangono insanabili al di là delle armonie in cui le arti dell’uomo cercano invano di comporli. In Alberti si esprime uno dei caratteri dell’età rinascimentale: la tensione ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] relazioni, secondo il modello rigoroso della matematica. L’esigenza che il diritto positivo venisse sempre portato innanzi al tribunale dellaragione umana costituisce ancor oggi un’acquisizione essenziale della coscienza giuridica occidentale. Il r ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] . Il maggior filosofo dell’età carolingia, Giovanni Scoto Eriugena, utilizzando gli scritti dello Pseudo-Dionigi e dei precise che, nella loro diversità, accettano comunque il giudizio dellaragione. Ne è esempio illuminante l’attività di Anselmo d’ ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] filosofi cristiani convinti dell’esistenza di un Dio provvidente, si dà c. solamente per l’incapacità dellaragione di trovare le , fa del c. una espressione della prima e imperfetta forma di conoscenza. In età moderna H. Bergson attribuisce il c ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] di fronte alla conoscenza intuitiva propria dell’intellectus. Nell’età moderna tale valutazione si inverte. F. Hegel la superiorità dellaragione è assoluta, spettando alla ragione di superare le astrazioni dell’intelletto per attingere l’universale ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] delledello Spirito divino, negando anche l’oggettività delle rinascimentali della natura, della e di una ragione scettica ed empirica, delledell’autore dei Quatrains du déiste, la ricerca erudita di un G. Naudé, la difesa delledellaragionedelledella ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] attraverso le polemi;che dei realisti e dei nominalisti. Nell’età moderna il termine i. è venuto invece assumendo sempre più l’adoperò per designare i concetti dellaragione, i quali, a differenza delle categorie dell’intelletto, non hanno per la ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] sviluppa il concetto secondo cui il mito, nella "nuova metafisica" dell'età moderna, è come una macchina, che cattura e articola in con la nascita dell'"opinione pubblica", allorché l'autorità assume le vesti dellaragione (Habermas 1962). ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] irrazionale, per identificarla con lo stesso dispiegarsi dellaragione e della libertà. Riecheggiando un concetto del Mandeville, già di fatto. Dal cosmopolitismo settecentesco, sopravvissuto nell'etàdella fianta Alleanza, si passa all'idea d'un ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] . due cose differenti, perché nel primo caso si vuole parlare delleragioni che fanno sì che un attore agisca in questa o quella può chiamare la morfologia del sistema sociale dell'età elettronica: morfologie cognitive, strutturali, funzionali, ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...