Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] di vita associata con il sorgere e il diffondersi deiComuni: una forma politica che ha sempre, giustamente, senso eretico ed eccitano aspettative nuove, non tutte ortodosse, di una nuova età, non in Calabria e nel Mezzogiorno d’Italia, ma nel resto ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] genesi, i modi di funzionamento politico, economico e sociale, le contraddizioni irrisolte.
Genesi della città
Era convinzione comunedei Greci dell'età classica - da Democrito a Platone, da Tucidide ad Aristotele - che la πόλιϚ costituisse la forma ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] di Sesto Giulio Africano. Storiografia, politica e cristianesimo nell’etàdei Severi, Soveria Mannelli 2011, p. 122. Per i dagli autori cristiani (I Clem. 2,2) applicandola o alla comunitàdei fedeli o, come fa Eusebio, a tutta l’umanità: W. ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] circolo di Coppet, è un'appassionata esaltazione deicomuni italiani, considerati come la prima manifestazione di ., Federico II nella storiografia italiana, in Potere, società e popolo nell'età sveva, Bari 1985, pp. 9-24).
D'altronde, benché venisse ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] assieme ai liberali. I popolari conquistarono 1.650 comuni e 10 consigli provinciali.
I popolari e il grande guerra al fascismo: crisi della rappresentanza e riforma dello Stato nell’etàdei sistemi politici di massa (1918-1925), a cura di F. Grassi ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] 1990-1996, Roma-Bari 1997, pp. 88-89.
12 Cfr. la comunicazione del segretario al primo Consiglio nazionale del dopo-congresso, su «La Discussione», 74 C. Ruini, Nuovi segni dei tempi. Le sorti della fede nell’etàdei mutamenti, Milano 2005 da cui ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] e l’ambiente di crescita propri del giovane Costantino. Dall’etàdei suoi vent’anni, il servizio sotto Diocleziano e Galerio; nato nel 354) e della sua giovinezza vissuta all’interno della comunità manichea (373), come uditore, e poi fuori di essa ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] di Weimar e dell’avvento del fascismo, all’etàdei fronti popolari in Francia e in Spagna, non dichiarazioni di principio dovrebbero corrispondere all’orientamento antifascista che è comune a tutti i membri della Commissione».
Come si vede, ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] non c'è praticamente nulla al di fuori dei suoi rapporti con l'Italia deicomuni, e anche qui la sua azione appare sminuzzata l'esempio francese. Questo quadro positivo, che segna l'età di Filippo Augusto, non attraversa invariato il sec. XIII. ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] di unificazione dei propri territori sviluppata da Borso d'Este. Anche nei confronti deiComuni dello Stato venne pontefice. Un corpo e due anime: la monarchia papale nella prima età moderna, Bologna 1982; C. Vasoli, Poggio Bracciolini e la polemica ...
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comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...