ABRIANI, Paolo
Alberto Asor Rosa
Nato a Vicenza nel 1607 (e non, come fu anche affermato, a Venezia), si acquistò fama nella sua regione come poeta e traduttore. Entrò a vent'anni nell'Ordine carmelitano, [...]
L'A. si può annoverare tra i minori poeti dell'età del Marino; e come tale infatti continua ad essere accolto in comica e parodistica proprio nei confronti delle ampollosità e dei luoghi comuni della poesia secentesca.
Le sue poesie furono impresse ...
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BUONAMICI, Matteo
Gaspare De Caro
Nacque a Prato da antica famiglia cittadina in data imprecisabile della prima metà del sec. XVI. Si sa che fu prete e che godeva di qualche relazione alla corte romana, [...] la lussuria e l'avarizia: origine rinviata alla fine dell'età dell'oro, quando dalla "naturale" indistinzione "di tuo e leggi di natura", dividendo la terra comune e ponendo confini, scatenando la prepotenza dei più forti sui più deboli, finché ...
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BALDONI, Bernardino
Alberto Merola
Nacque, sembra, nel 1556 a San Ginesio (Macerata) da un agiato gentiluomo, Valentino, che viveva di solito in Ancona dove il B. intraprese i primi studi letterari [...] città e comuni: sicuramente ad Ascoli Piceno, come ci è testimoniato tra l'altro dalla pubblicazione postuma dei primi atti a quella letteratura precettistica di cui parla il Croce (Storia dell'età barocca in Italia,Bari 1929, p. 139),che cita a tal ...
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comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...