Guido Melis
Abstract
Con l’editto di Racconigi (18.8.1831) Carlo Alberto istituisce nel Regno di Sardegna un Consiglio di Stato alle dirette dipendenze del sovrano. Nel 1859 una prima riforma attribuisce [...] di ipoteche; o come gli «acquisti da parte deiComuni», fece riscontro gradualmente l'emergere di voci legate alle il fascismo
La guerra mondiale segnò, alla fine dell'età giolittiana, un momento decisivo per lo sviluppo dell'amministrazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] questo connubio, pure se permangono forti resistenze a radicali innovazioni. Ciò che comunemente è denominato Illuminismo giuridico, con chiaro riferimento a un’etàdei lumi, che segna in molti campi un evidente progresso, compreso quello del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] nel Tre-Quattrocento sulle rovine deiComuni, cercarono di risolvere le loro ambiguità (erano dei ‘tiranni’?) da un ’Uffizio, che ebbe un peso rilevante nella società dell’età moderna fino alle soppressioni imposte dalle autorità statali per arginare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costituzionalizzazione del processo penale
Giorgia Alessi
Il minimalismo dei lumi e le sue aporie
La prospettiva minimalista con cui i lumi guardarono all’orizzonte del penale d’ancien régime e alle [...] l’avanzata di Napoleone, e dei suoi giuristi, inaugurava l’etàdei codici forti, e delle deboli caso leopoldino, pp. 151-87).
E. Dezza, Accusa e inquisizione dal diritto comune ai codici moderni, 1° vol., Milano 1989.
Cesare Beccaria tra Milano e l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] compendiabili, sul piano sociopolitico, nell’affermazione deiComuni sulla nobiltà feudale e, sul piano filosofico forma di prestito oneroso.
La tensione spirituale che percorre l’età medievale e la caratterizza continuò ancora oltre il 15° sec., ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lavoro impresa corporazione
Umberto Romagnoli
L’ambiguo incontro del lavoro con il diritto corporativo
La denominazione data da Alfredo Rocco alla legge del 3 aprile 1926 – «disciplina giuridica dei [...] è esattamente quel che di fatto accadde in età corporativa col simultaneo concorso, come appena detto, della disattenzione della giuspubblicistica alla grandiosità dei problemi quotidiani deicomuni mortali e del torpore della giusprivatistica..
La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] intera. Chiamati a sostituire la lunga serie dei sinodi romani dell’età gregoriana, i concili dei secc. 12° e 13° sono nel mondo civile, grazie alla legislazione di Federico II e deiComuni dell’Italia centrale.
Nell’aprile 1233, Gregorio IX prese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Criminalistica in antico regime
Michele Pifferi
La criminalistica delle origini nel Medioevo
L’origine della criminalistica, branca della scienza giuridica che si occupa sia della procedura sia del [...] «graduale rimodellamento del modus procedendi alla luce dei risultati raggiunti dalla grande stagione della scienza criminalistica» (Edigati 2009, p. 354) di età moderna.
In questa continua comunicazione tra elaborazione teorica e diritto vivente, la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] Id., Esperienza corporativa, 19342, p. 126), rappresentò la comune premessa per tracciare i contorni di un potere nuovo e Civitas. Storia della cittadinanza in Europa, 6° vol., L’etàdei totalitarismi e della democrazia, Roma-Bari 2001.
G.P. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema dell'amministrazione
Fabio Rugge
Il periodo storico e le sue scansioni
Le personalità e le figurazioni della cultura giuridico-amministrativa di cui nel seguito ci occuperemo si muovono [...] non raggiunse posizioni di rilievo se non a partire dall’età crispina (Crispi essendo, appunto, il primo presidente del delle ragioni della statualità, sottolinea il carattere politico deicomuni (caratterizzazione che la dottrina di fine secolo ...
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comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...