Vedi CICLADICI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CICLADICI, Vasi
P. Pelagatti
Questa è la denominazione più usata, e certamente la più sicura e comprensiva, per designare i vasi prodotti nelle isole Cicladi, [...] dei rapporti con gli altri centri del continente greco, di Creta e della Ionia. Ne risulta una produzione che - pur mostrando caratteristiche comuni Rome, 129, Parigi 1925 (ceramica c. dell'Età del Bronzo e dell'Età del Ferro: su quest'ultima v. p. ...
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THOLOS (ϑόλος, m. e f., tholus, m.)
G. A. Mansuelli
Costruzione rotonda (Suda: οἶκος περιϕερής; Hesych., s. v. στρογγυλοειδὴς οἶχος; Etym. Magn., i, 246; Harpokrat., 48; Vitr., 7, s; Varr., Rer. Rust., [...] chiamate in età classica ed ellenistica con lo stesso nome non sembra potersi ipotizzare; il significato dei monumenti è anche allo sviluppo in altezza sempre rilevante rispetto al diametro. Comune ad ogni modo alla th. e al tempio rotondo romano è ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] dei legami parentali e della corroborata esperienza, i nomi dei tre scultori si intrecciano spesso in alcune imprese comuni come nel caso dei ; E. Riccomini, Ordine e vaghezza: scultura in Emilia nell'età barocca, Bologna 1972, pp. 57-60; G. Soli, Le ...
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SHANG, Epoca
A. Tamburello
Si indica con il nome di Shang (o Shang-Yin) il periodo in cui si affermò su una parte dell'attuale territorio cinese una civiltà del Bronzo a carattere urbano (v. cinese, [...] giustificata sia dalla successione stratigrafica dei livelli neolitici e Shang che dai numerosi riscontri di tradizioni neolitiche presenti nell'assetto culturale dell'Età del Bronzo. Molti elementi sarebbero infatti comuni ad entrambi gli orizzonti ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] impegno creativo. Per comuni affinità lessicali è possibile il 1750 e il 1752, per la chiesa dei Ss. Michele e Lucia a Monte Orlando a pp. 121, 124; S. Bellesi, La pittura a Prato in età medicea, in Il Settecento a Prato, a cura di R. Fantappiè, ...
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GRUAMONTE e ADEODATO
V. Ascani
Fratelli scultori e, verosimilmente, architetti, attivi a Pistoia nella seconda metà del 12° secolo.La firma dei due artisti compare su un'iscrizione presente sull'architrave [...] spaziale, nei frequenti luoghi comuni formali, che portano a una omogeneizzazione dei tipi facciali dei personaggi, nella maggiore a parte il fianco settentrionale, di una ricostruzione di età gotica. Si tratta di impianti basilicali a tre navate su ...
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NURAGHE
G. Lilliu
Monumento caratteristico della Sardegna, costruito con grandi pietre a secco disposte a filari. Nella sua espressione architettonica essenziale è in forma di torre circolare troncoconica, [...] 15 nuraghi con una media di 1,87 per kmq; per contro, il Comune di Iglesias (Cagliari), in una superficie di kmq 243,15 ha un solo n monumenti nuragici, anche se di diversa destinazione ed età. L'ultima storia dei n. è di tempi punici e romani. A ...
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CITTÀ NUOVE
E. Guidoni
La tematica delle c. fondate ex novo in ambito europeo negli ultimi secoli del Medioevo costituisce il capitolo fondamentale di una sperimentazione urbanistica coinvolgente anche [...] con forza sulla scena della progettazione urbanistica i comuni italiani: lo stretto rapporto tra conquista del contado impianti delle fondazioni europee dei secc. 13°-14° e quelli delle c. coloniali americane: l'età moderna introduce più che ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] Afrodite. Fra le rappresentazioni maschili, le più comuni sono quelle di Erade e di Eros molto sviluppo, per tutta l'età classica, l'a. a castone il carattere di amuleto, personificazioni di divinità e dei loro simboli: così dai riti di Serapide e ...
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GORI, Anton Francesco
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 9 nov. 1691 da Carlo Giacinto e Pellegrina Sacconi, di famiglia agiata. Della sua educazione conosciamo ben poco. Il padre avrebbe voluto che [...] la sua vocazione alla vita ecclesiastica. Dall'età di otto anni fu chierico della chiesa di che ospitava il consesso, B.S. Peruzzi, G.B. Dei, G. Targioni Tozzetti, N. Bargiacchi e D.M. Manni della lingua latina, avente in comune con essa l'origine e ...
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comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...