Le origini del feudo racchiudono molti problemi non ancora interamente risolti. Chiara non è neppure l'origine della parola, che nelle sue prime menzioni appare nel Mezzogiorno della Francia con la forma [...] e nella successiva etàdei re d'Italia indipendenti. Seguiamo nei documenti questa ascensione dei vassi, che d 'ultima discendente di quest'illustre prosapia, Matilde.
Il sorgere deicomuni diede però un grave colpo a queste grandi signorie feudali ...
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LATINI
Giuseppe CARDINALI
Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo [...] in Italia non può essere anteposta all'alba dell'etàdei metalli, è questione quanto mai controversa se essa sia dopo gli Ernici, di guisa che Roma poté contrastare l'espansione deicomuni nemici e poi debellarli con l'aiuto di tutte le forze del ...
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TRENTINO-ALTO ADIGE (App. III, 11, p. 978. Alto Adige: II, p. 711; App. II, 1, p. 147; III, 1, p. 76. Trentino: XXXIV, p. 266; App. II, 11, p. 1018; III, 1, p. 977)
Eugenia Bevilacqua
Giovanni Leonardi
Elio [...] aumenti della popolazione qui si rilevano prevalentemente nel complesso deicomuni della provincia, che quasi tutti presentano tassi d in un contesto già riferibile probabilmente al Bronzo antico.
L'età del Bronzo del T.-A.A. rimane ancora legata all ...
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Città del Piemonte, con oltre 10.000 ab., capoluogo di provincia e dell'ampia valle alpina a cui dà il nome e che già costituì il ducato di Aosta. Situata in una piana abbastanza vasta, sulla sinistra [...] grandi vie alpine commerciali, già frequentate non solo durante l'età gallica, ma anche in più remota antichità per i 1928.
Per gli statuti di Aosta, Fontana, Bibliogr. degli statuti deicomuni dell'Italia settentrionale, Torino 1907, I, pp. 34-39; ...
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Nacque in Catalogna verso il 1431 da Alfonso V re d'Aragona e da Giraldonna Carlino, moglie di Gaspare Reverter di Barcellona. Il padre fin dal 1439 lo volle presso di sé nell'impresa per la conquista [...] accrescere la pressione tributaria con grave danno deicomuni, vendere le città demaniali e, capitalizzando ., Firenze 1915; R. Filangieri di Candida, Lo Studio di Napoli nell'età aragonese, Napoli 1924; e B. Croce, La Spagna nella vita italiana ...
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La gravità dell'analfabetismo, al disopra di certe percentuali (fino al 12% della popolazione, si può dire che si tratta di una serie di casi singoli, e che il combatterlo è problema puramente tecnico), [...] del livello di cultura dei loro cittadini, possono porre la domanda in varî modi e riferirsi a limiti di età diversi. È, stessa professione: agricoltura 29,6; industria 9,1; trasporti e comunicazioni 13,6; commercio 8,3; servizî domestici 19,9; altre ...
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LONDRA (XXI, p. 448) - Architettura e urbanistica
Pia Pascalino
I problemi della ricostruzione postbellica non colsero di sorpresa le autorità inglesi e gli organi competenti. Con un notevole vantaggio [...] di disordinata urbanizzazione della prima età industriale che affliggeva l'Inghilterra accostate e collegate da terrazze ballatoio comuni, è rimasta punto di riferimento non avevano previsto l'enorme affermazione dei lavori di tipo impiegatizio che poi ...
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Condizioni economiche (p. 812). L' industria del seme bachi sino al 1933-34, prima cioè che si delineasse la crisi dell'industria serica, aveva assunto uno sviluppo notevolissimo tanto che la produzione [...] scolastici, il più notevole dei quali, costruito per l' rame 75 × 54, anno 1646. Per l'età antica, I. Gentile, in Rivista storica italiana, Popolo in Ascoli Piceno, ivi 1900; id., Il Palazzo del comune in Ascoli Piceno, ivi; id., Il monastero e la ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] notare però che il divario di opinioni sull'etàdei terreni ha qualche riscontro con quello che esiste ni-k-mačtia "io t'istruisco", ni-naka-kwa "io carne mangio" (più comunemente ni-k-kwa in naka-tl "io la mangio la carne"), nell'Oneida g-nagla ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Occidente, durante la lotta fra il papa Alessandro III e i Comuni italiani da un lato e Federico Barbarossa dall'altro, i Fozio in poi (850-XI sec.); 4. il classicismo dell'etàdei Comneni e dei Paleologi (sec. XII-XV). Fuori del quadro rimane, per ...
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comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...