Nato a Charmes-sur-Moselle (Vosges) il 22 settembre 1862, morto a Parigi il 4 dicembre 1923. Studiò nel liceo di Nancy e, per due anni, legge in quell'università; indi a Parigi, dove s'iniziò al giornalismo. [...] incisivo, di un'acre e quasi crudele violenza. Oltre a memorie ed impressioni di viaggio, non immuni da un ricercato estetismo (predilesse gli sfondi pittoreschi e sontuosi di Venezia e della Spagna), diede studî d'arte, come quello sul Greco, e ...
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FORD, John
Piero Rebora
Poeta tragico inglese, nato verso il 1586, morto circa il 1640; uno dei più singolari, più suggestivi poeti drammatici elisabettiani, quasi moderno per la esasperata sensitivita [...] nulla a che vedere col carpe diem alla maniera classica; ma contiene una professione disperata di irreligione integrale, di estetico annientamento dei valori etici, che spiega le simpatie mostrate per lui dai moderni; fra i quali il Maeterlinck che ...
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Regista del cinema e della televisione, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Laureatasi in lettere antiche all'università di Bologna, si iscrive (1960) al Centro sperimentale di cinematografia. Realizzati [...] di espressività raggiunto con Il portiere di notte. Al di là del bene e del male (1977) soffre di un eccesso di estetismo; La pelle (1981), da C. Malaparte, denuncia un cedimento allo spettacolo sia pure di classe, che si accentua in Oltre la porta ...
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ZEYER, Julius
Scrittore cèco, nato a Praga il 26 aprile 1841, morto ivi il 29 giugno 1901. Appartiene a una generazione maturata in un tempo in cui i "risvegliatori" nazionali avevano già in gran parte [...] . fu sempre più intensamente preso dal bisogno di una "pratica" che corrispondesse alle sue aspirazioni religiose; l'estetismo e il bisogno di vagare attraversti l'Europa contrastavano peraltro curiosamente con queste sue tendenze religiose: divenuto ...
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Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] suscitata dalla tecnica in sé e per sé, il film di Ruttmann rischia allora di trasformarsi nell'estetismo dell'abolizione dell'estetismo.
Non legate alle esigenze delle grandi case di produzione e alla macchina industriale dell'UFA erano, agli ...
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DAL MOLIN FERENZONA, Raoul
Rosella Siligato
Nacque a Firenze il 24 sett. 1879 da Olga Borghini e da Giovanni Antonio detto Giovanni Gino, giomalista, autore di una serie di articoli e di libelli contro [...] 1904, anno in cui si delinea l'apertura verso l'allegorismo letterario dei preraffaelliti inglesi e di M. Klinger e verso l'estetismo e l'erotismo "maledetti" di A. V. Beardsley e di J. T. Toorop. Alla stessa temperie artistica appartiene Studio per ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] politica del tempo. Sorto in reazione, oltre che alla letteratura borghese dell’Ottocento, alla magniloquenza e all’estetismo dannunziani, il f. fu per molti aspetti la metodica radicalizzazione del dannunzianesimo, e la sua involontaria parodia ...
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HAMERLING, Robert
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Kirchberg (Austria Inferiore) il 24 marzo 1830, morto a Graz il 13 luglio 1889. Figlio d'un tessitore, dopo essersi laureato in filologia classica, fu [...] , l'Ahasverus in Rom, pubblicato nel 1866. Qui i due opposti principî che si combattono nell'anima del poeta, l'estetico e l'etico, stanno, irriconciliabili, di fronte, impersonati nelle due figure centrali di Nerone e di Assuero, l'Ebreo Errante ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] la fondazione e l'esplorazione dei valori: è la ‟grande tradizione" di cui ha parlato Frank Raymond Leavis, tradizione etico-estetica che il celebre critico scorgeva nel romanzo inglese e in quella sua diramazione che, ai suoi occhi, era il romanzo ...
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Monteiro, João César
Alberto Momo
Regista e attore cinematografico portoghese, nato a Figueira da Foz il 2 febbraio 1939 e morto a Lisbona il 3 febbraio 2003. Massimo esponente del cinema portoghese [...] (1972) e Que farei eu com esta espada? (1975) ‒ avevano rivelato un "fondamentale lirismo e un piacere impuro dell'estetismo" (J. Bénard da Costa, Histoires du cinèma portugais, 1991, p. 24). Con i film successivi, prodotti grazie all'Instituto ...
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estetismo
s. m. [der. di estetico]. – In senso proprio, atteggiamento del gusto e del pensiero che, ponendo i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...