Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] gusto, inviato nel 1785 all'Arcadia romana, in cui il C. offre una efficace summa delle sue idee estetiche nel quadro dell'estetica arcadicoilluministica. Fra altre traduzioni, ricordiamo quella dell'Elegia su di un cimitero campestre di Th. Gray, e ...
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Architetto e urbanista (Isola di Ösel, Estonia, 1901 - New York 1974). Fra le figure più interessanti dell'architettura della seconda metà del 20° sec., K. intraprese una via autonoma rispetto alle esperienze [...] . Ma "forma" non è per K. sinonimo di bellezza; l'esigenza formale, o informativa, di K. non è infatti di natura estetica: è il concetto ispiratore dell'edificio (il suo significato, i suoi scopi, ecc.) che egli tiene a non perdere di vista durante ...
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Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] del diritto penale e dell'ordinamento penitenziario, il B. subì l'influsso del Beccaria.
Nel campo della filosofia e dell'estetica, fu uno dei più conseguenti teorici dell'utilitarismo, posto a fondamento della dottrina del diritto e dello stato, e ...
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Psicologo e filosofo inglese (South Shields, Durham, 1860 - Sydney 1944). Esponente di una tradizione illustre, quella della psicologia filosofica, ebbe notevole influenza nell'ambiente psicologico inglese; [...] scopo) pratica e teorica (in particolare dell'attenzione). Si occupò anche di filosofia, in specie di etica e di estetica, nonché del problema del finalismo e di Dio. Tra le altre opere principali: Studies in philosophy and psychology (1930); Mind ...
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Storico e critico (Aix-en-Provence 1865 - Arthez-d'Asson 1933). Entrato nella Compagnia di Gesù, studiò in Inghilterra, dove subì profondamente l'influsso di Newman (Newman, 1906), orientandosi fin dai [...] Pour le romantisme, 1923; Le roman et l'histoire d'une conversion: Ulric Guttinguer et Sainte-Beuve, 1925). Abbozzò un'estetica di carattere mistico che non ignora la poesia modernissima (La poésie pure, 1925; Prière et poésie, 1926, Racine et Valéry ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] non si servì delle figure come di un valido sussidio estetico, ma volle fonderle colla pagina e le assoggettò alle 241-245; R. M. Rosarivo, Aldo Manuzio e G. B.B. nella sublime estetica del libro stampato, in Graphicus, XLV (1964), nn. 7-8, pp. 33-36 ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] sentimento dell'infinito nella poesia leopardiana (Pavia 1923), dove tornano motivi già illustrati dal D. negli scritti di estetica degli anni precedenti, qui calati e come modulati su una lettura dei caratteri della poesia di Leopardi che presenta ...
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FUNAIOLI, Gino
Gianfranco Gianotti
Nacque il 2 ott. 1878 a Pomarance, presso Volterra, terzo di cinque figli di Alessandro, avvocato e possidente, e di Albina Cercignani. Compiuti gli studi liceali [...] anno in cui usciva L'irrazionale nella letteratura di G. Fraccaroli) oppose i classicisti italiani seguaci della critica estetica di intonazione crociana ai difensori del metodo filologico di stampo germanico. Bersaglio primo fu la scuola del Vitelli ...
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PALADINI, Vinicio
Francesco Franco
PALADINI, Vinicio. – Nacque a Mosca il 21 giugno 1902 da Ugo e da Paolina Amosoff.
Nel 1903 si trasferì a Roma con la famiglia. Dal 1921 frequentò Anton Giulio Bragaglia [...] 1922, p. 7).
In questo scritto si sosteneva che l’operaio potesse diventare il fulcro di una rivoluzione estetica e politica: attraverso un utilizzo «creativo» della macchina poteva cessare di esserne sottomesso e diventarne padrone.
Paladini fu ...
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MAIMERI, Giovanni (Gianni)
Rossella Canuti
Nacque il 21 giugno 1884 a Varano, presso Varese, da Leone, ingegnere industriale, e Zoe Bouffier (figlia di Adolphe, fondatore dell'Elvetica, una delle prime [...] scritti di A. Rodin e all'impressionismo, dal quale però prese le distanze fin dal 1909, dedicando agli "Impressionisti e loro estetica sbagliata" un intero paragrafo dei suoi Diari (p. 43). Fondamento dell'arte è, per il M., non la mera riproduzione ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...