aureo
àureo [agg. Der. del lat. aureus "fatto d'oro", da aurum "oro", spesso con il signif. di "molto importante"] [ALG] Sezione a. (o ragione media): quella parte AX di un segmento AB che è media proporzionale [...] XB. L'attributo a. fa riferimento a un concetto che nel Rinascimento fu posto a base di un ideale di perfezione estetica; secondo tale concetto, il rapporto tra un segmento e la sua sezione aurea sarebbe il rapporto perfetto di proporzionalità per ...
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Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento della filosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] una serie di posizioni teistiche. Importanti anche taluni suoi apporti alla teoria estetica. La sua riflessione, di ampio respiro e di vasti interessi (etica, estetica, filosofia ed economia politica, ecc.), esercitò notevole influenza sul pensiero ...
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Nella storia e nella critica d’arte, manifestazioni artistiche, sorte in particolare nel 20° sec., che si discostano deliberatamente da ogni forma di rappresentazione che abbia diretto riferimento con [...] ’arte momenti o tendenze in cui, a seguito di impulsi di natura ora magica, ora religiosa, ora puramente estetica, l’autonomia degli schemi di raffigurazione è stata esaltata, risolvendo la ricerca artistica in una costruzione quanto più possibile ...
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Storico ed erudito spagnolo (Palermo 1744 - Valenza 1817). Gesuita, per l'espulsione del suo ordine dalla Spagna, passò in Italia e visse a Ferrara e a Roma. Interprete della storia nazionale e nello stesso [...] ) libera la storia da pregiudizî ed errori tradizionali, peccando talora per un atteggiamento ipercritico. Scrisse un trattato di estetica, Arte poética fácil (1801). Oltre a studî di numismatica ed epigrafia, compose liriche in italiano e tradusse ...
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La vita. - Per la biografia di Tommaso d'Aquino abbiamo a nostra disposizione fonti narrative più numerose che per altri grandi scolastici, tuttavia, anche nei suoi riguardi, molti punti rimangono oscuri. [...] semplicemente l'appetito, bello invece ciò la cui percezione e visione è piacevole all'appetito e suscita una sensazione di piacere estetico (Summa theol., I-II, 27,1). Una conformità tra il bello e la facoltà conoscitiva è scorta anche nel fatto che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto soprattutto per i suoi libri di viaggio e i suoi racconti di avventura, [...] , facendosi portatore di una visione onirica della letteratura, che si contrappone all’esperienza quotidiana. Fautore dell’estetica dell’intrattenimento, lo scrittore scozzese ha intrecciato nelle sue opere motivi autobiografici a interessi storici e ...
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Scherillo, Michele
Nicolò Mineo
Critico (Soccorso, Napoli, 1860 - Milano 1930). Si formò a Napoli con lo Zumbini, il Kerbaker, il D'Ovidio; nel 1893 ottenne la cattedra di letteratura italiana nell'Accademia [...] di scienze e lettere, nel 1923 fu nominato senatore.
Positivisticamente rifuggendo dalla discussione di problemi generali di natura estetica o metodologica, orientò i suoi interessi verso l'esame dell'opera letteraria come dato di fatto da valutare ...
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Filosofo, letterato, scienziato (Padova 1677 - ivi 1749). Dimorò (1713) a Parigi, ove frequentò Fontenelle e Malebranche, e nel 1715 a Londra, per conoscere Newton. L'anno seguente fu in Olanda e in Germania [...] " in letteratura, dei "moderni" in filosofia. Le sue cose più notevoli sono gli scritti di critica letteraria e di estetica, che preludono alle posizioni romantiche (importanti in tale settore la Dissertazione sopra la ragion poetica del Gravina e il ...
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Filosofo francese (Namur, Belgio, 1813 - Parigi 1900); dopo avere studiato al Collège Rollin e aver seguito le lezioni di Schelling a Monaco, ebbe nel 1837 il premio dell'Accademia delle scienze di Berlino [...] 1837-46). Oltre a scritti di storia dell'arte e di archeologia (firmati col cognome materno, Laché), e anche di estetica, sono da ricordare: Speusippi de primis rerum principiis placita qualia fuisse videntur ex Aristotele (1838); De l'habitude (1839 ...
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Cultore di studî religiosi e filosofici (Mileto 1847 - Messina 1905); apologeta del cattolicesimo nella prospettiva del p. A. Bresciani, fedelissimo alle posizioni assunte da Pio IX e Leone XIII sul piano [...] d'affetto al p. A. Bresciani (1865); Mentana o la rivoluzione e il Papato (1868); Saggio di estetica (2 voll., 1867-68); L'Uomo-Dio: studi filosofici-estetici (2 voll., 1881-82); Il socialismo, il cattolicismo e l'enciclica "Rerum novarum" (1891); Il ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...