Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] singolare, che è gli in italiano standard, ci (con estensione del valore del clitico polivalente ci a tale funzione) in parlanti: due forme monottongali ([i] e [e]), tre forme con vocale tonica iniziale ([iə], [iɔ] e [io]), e tre forme dittongali ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] formali.
La Toscana linguistica ha un’estensione minore rispetto alla Toscana amministrativa: non ŭ e -ō (lat. lupu > lupo come quando > quando); la dittongazione delle vocali brevi latine ĕ e ŏ in sillaba tonica aperta in [jɛ] e [wɔ] (ma cfr. ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] (benché possa anche essere considerato relativo alla vocale).
Tutte queste distinzioni mostrano che la definizione di tratto prosodico è sfuggente: infatti anche la scelta dell’estensione del dominio di influenza della variazione prosodica (superiore ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] più accurato e sorvegliato nella pronuncia. Inoltre, la durata vocalica è sensibile alla prossimità del confine finale di sintagma una forma più o meno condensata, a seconda dell’estensione temporale e del numero di costituenti della frase cui si ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] In italiano, come in altre lingue, F0 risulta più bassa per le vocali basse o aperte (per es. [a]) e più alta per quelle con bersaglio di F0 più alto, o con percorso di F0 di estensione più ampia (ascendente o discendente). Ad es., il nucleo del ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] c› quando è seguito da vocale centrale o posteriore come in casa e in collo, con ‹ch› quando è seguito da vocale anteriore come in chi e in viene così ricomposto un quadro testuale di grande estensione e di sicura affidabilità, esaminato sulla scorta ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] un giudizio generale sul lessico, data la sua enorme estensione; cfr. le osservazioni di Contini 1970 e alcune forme più accurate di italiano pronunciate nel resto d’Italia (le vocali di o ed e erano però aperte e si sarebbero chiuse successivamente ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] alle regioni amministrative, ma a regioni linguistiche di varia estensione, e che quindi regionale vale «di una certa zona avere distribuzione diversa. La constatazione, vista la frequenza di queste vocali, tocca subito un punto non da poco, in cui l’ ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] » (attraverso il lat. parlato *tūctu), con estensione del significato per indicare la quantità in senso numerico lat. ălt(e)ru(m) «l’altro tra due», con sincope della vocale post-tonica e cumulo dei significati del lat. ălius «diverso, altro tra ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] fare e dicĕre > dire; entrambi i verbi hanno come vocale tematica -e-).
Anche nella III coniugazione italiana occorre operare una possono arrivare alla varietà substandard, come l’indebita estensione dell’aumento -isc- ai verbi in -ire ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una l. fune; una l. asta; un bastone lungo...
dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una stessa parola, in modo che le due vocali...