La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] diventano anche differenze di ➔ timbro. Tuttavia le lingue divergono nell’estensione e nel tipo d’influenza che la quantità ha sul timbro, anche se si registra una correlazione tra vocali lunghe e articolazioni periferiche da un lato, e dall’altro ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] (Umlaut); sulla e dell’alfabeto cirillico indicano la pronuncia i̯ò della vocale.
Come segno d’interpunzione, il p. (o p. fermo) indica serrato con un nodo variamente praticato secondo i casi.
Per estensione si dà il nome di p. anche ad altri mezzi ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] non ricorre in posizione interna di morfema, ma solo dopo prefissi terminanti in vocale (ad es., ri[s]ollevare), a meno che il prefisso in questione ricorrenti che corrispondono a unità fonologiche di estensione diversa a seconda della lingua e che ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] i indotto da -s); si è però anche pensato a un’estensione analogica della -i di lupi, avvenuta prima nei maschili, per es distribuzionali, potendo ricorrere solo all’interno di frase dopo finale vocalica (Inf. I, 15: «che m’avea di paura il ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] sono raggruppati in diverse classi flessive;
(e) l’estensione dei paradigmi può essere molto ampia per numero di forme subisce variazioni importanti secondo la posizione che essi occupano: ad es., la vocale -i (di mi, ti, ecc.) cambia in -e se il ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] si registra un tendenziale aumento della prima formante per le ➔ vocali e le sonoranti (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di), una maggiore estensione dello spazio vocalico (Krause & Braida 2003; Smiljanić & Bradlow 2005), così come ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] (benché possa anche essere considerato relativo alla vocale).
Tutte queste distinzioni mostrano che la definizione di tratto prosodico è sfuggente: infatti anche la scelta dell’estensione del dominio di influenza della variazione prosodica (superiore ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] più accurato e sorvegliato nella pronuncia. Inoltre, la durata vocalica è sensibile alla prossimità del confine finale di sintagma una forma più o meno condensata, a seconda dell’estensione temporale e del numero di costituenti della frase cui si ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] In italiano, come in altre lingue, F0 risulta più bassa per le vocali basse o aperte (per es. [a]) e più alta per quelle con bersaglio di F0 più alto, o con percorso di F0 di estensione più ampia (ascendente o discendente). Ad es., il nucleo del ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una l. fune; una l. asta; un bastone lungo...
dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una stessa parola, in modo che le due vocali...