Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] un atteggiamento etno- e glottocentrico nei confronti di tutto ciò che è orientale (comprendendo magari nell’Oriente anche l’Europa dell’Est): per una sorta di doppia verità scientifica, il grado di esattezza richiesto quando si parla di una lingua ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] non solo nel mondo anglosassone, ma anche nell'Europa continentale, soprattutto in Germania, e nella stessa Italia , Sistemi..., 1995) mostrano come parlanti di Berlino Est innestino sulle loro caratteristiche dialettali degli impieghi ipercorretti di ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] sottovalutarne gli effetti sulla cultura e le lingue dell’Europa occidentale, oggi si ritiene che quell’evento vada interpretato marzo 960 (placito = «decisione giudiziale»; dal latino placitum est «si delibera che», formula con la quale il giudice ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] una letteratura che si è da tempo imposta come un modello in Europa. Nel Nord almeno fino alla metà del Duecento la poesia lirica è Tusca magis apta est ad literam sive literaturam quam aliae linguae, et ideo magis est communis et intelligibilis»). ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] tale dal suo pittore Canaletto (Lieber 2000).
Più a est, nel 1476 il re Mattia Corvino sposò una principessa napoletana all’estero tra vecchie e nuove egemonie, in Lingua e cultura italiana in Europa, a cura di V. Lo Cascio, Firenze, Le Monnier, pp. ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] una e l’altro diventano invece componenti fondamentali nella formazione stessa dei maggiori promotori delle ‘nuove’ letterature dell’Europa di sud-est: quella romena, con Gheorge Asachi e Ion Eliade Rădulescu, e quella neo-greca, con Andreas Kalvos e ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] in carcere, post non multum temporis, miserie simul et vivendi modum sortitus est" (p. 81).
Questa è la tragica fine di un uomo che vetus translatio di Gerardo-Aristippo fu la sola nota all'Europa latina fino a quando, verso il 1260-67, il domenicano ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] lingue a toni, ingl. tone languages, come molte lingue del sud-est di Asia e Africa) in cui livelli tonali diversi modificano il è rilevante a livello lessicale anche per alcune lingue in Europa (come svedese, norvegese), ove però è relativa a una ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] si riscontra quasi esclusivamente tra le lingue dell’Europa.
Il profilo semantico delle frasi negative si delinea nōn in risposte con ellissi del verbo, come in sit autem sermo vester, est, est; non, non «ma il vostro linguaggio sia: “sì” se è sì, ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] con troppa lentezza e il suo clamore è monotono (son éclat est monotone), l’orecchio si stanca della sua dolcezza, e la degli italiani una lingua ancora per molto tempo diffusa in tutta l’Europa e specie per la musica italiana amata da tutti». Se il ...
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est
èst s. m. [dall’ingl. east, attrav. lo spagn. este e il fr. est]. – 1. Quello, tra i quattro punti cardinali dell’orizzonte di una località, che si trova dalla parte dove sorge il sole; è indicato con il simbolo E, ed è detto anche oriente...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...