Tossicità
Sonia Radice
Francesco Clementi
Con il termine tossicità si intende la capacità di uno xenobiotico, cioè di una sostanza estranea alla normale nutrizione e al normale metabolismo di un organismo [...] è facile, però, determinare il livello di tollerabilità di un ecosistema per una sostanza, sia per il grande numero di esseriviventi, sia per la variabilità delle condizioni di un ecosistema, sia per la mancanza di modelli di previsione riguardo al ...
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GREPPI, Enrico
Giuseppina Bock Berti
Nato a Bologna il 22 luglio 1896 in una famiglia lombarda da Luigi, ingegnere civile, e da Eugenia Rossetti, si avviò allo studio della medicina e chirurgia presso [...] medicina globalmente intesa rivolta ai "problemi della durata della vita, agli aspetti normali e patologici della senilità degli esseriviventi e dell'uomo" in particolare (Presentazione, in Giornale di gerontologia, I [1953], pp. 3 s.; LaSocietà di ...
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Deformità
Giancarlo Urbinati
Gianni Carchia
Dal punto di vista fisiologico, con il termine deformità si definisce ogni deviazione permanente - congenita o acquisita - dalla normale forma dell'intero [...] piano di composizione organica universalmente valido, in possesso dello schema delle possibili trasformazioni di tutti gli esseriviventi: qualunque forma organica, sia pure deforme e mostruosa, eccentrica e casuale in apparenza, sarebbe comunque ...
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CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] considerata la sola, vera responsabile del linguaggio, del fenomeno cioè che distingue l'uomo da tutti gli altri esseriviventi. Tale teoria, originale per l'epoca, fu poi ripresa dai moderni psicogenisti. Da queste concezioni fisiologiche derivarono ...
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GERIN, Cesare
Giuseppe Armocida
Nato a Trieste il 6 ott. 1906 da Gioacchino e da Mercede Valle, studiò medicina e chirurgia nell'Università di Bologna conseguendovi la laurea a pieni voti e con la lode [...] sua concezione di una medicina legale clinica volta allo studio preminente dei problemi medico-legali presentati dagli esseriviventi, interprete ed espressione di orientamenti che stavano emergendo nei temi dottrinari del suo tempo. Prezioso fu il ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] , pubblicata nel Giornale de' letterati di Roma del 1673 (p. 106), a respingere la tesi della nascita ex putri degli esseriviventi e a sostenere, sulla scia di F. Redi, quella ex ovo.
Intanto, il campo degli interessi del G. andava ampliandosi ...
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D'AMATO, Luigi
Giuseppe Armocida
Nacque a Campochiaro (Campobasso) il 27 genn. 1874, da Vincenzo e da Maria Anna Cassella. Iscrittosi alla facoltà di medicina nell'università di Napoli, frequentò già [...] di questa malattia; nelle ricerche sui corpi del Negri aveva notato che questi non si comportavano sicuramente come esseriviventi. Si occupò inoltre delle infezioni sifilitiche, del tifo e delle infezioni tifosimili.
Il fegato e la patologia epatica ...
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GRIMELLI, Geminiano
Alessandro Porro
Da Prospero, medico condotto, e da Giulia Carletti nacque il 31 genn. 1802 a Carpi, presso Modena, ove compì i primi studi. Trasferitosi poi nel capoluogo, vi frequentò [...] alla Pubblica Istruzione. Dopo aver abbandonato l'insegnamento ed essere riparato a Bologna in seguito alla restaurazione del governo estense descrisse i fenomeni elettrofisiologici osservabili negli esseriviventi sui quali sia stata fatta agire una ...
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MAGGI, Leopoldo
Fausto Barbagli
Nacque a Rancio Valcuvia, presso Varese, il 15 maggio 1840 da Michele e da Serafina Salici. Compì gli studi universitari a Pavia, dove, ancora studente, fu assistente [...] plastiduli sarebbero in grado di associarsi a formare una determinata struttura, per poter di nuovo assumere le funzioni di esseriviventi autonomi, dopo la disgregazione delle cellule.
All'origine di tali studi ci fu indubbiamente l'adesione del M ...
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polmoni e respirazione
Giulio Levi
Fare il pieno di ossigeno
Il nostro corpo ha bisogno del gas ossigeno presente nell’aria, perché le sue cellule possano vivere e crescere. Il rifornimento di ossigeno [...] per mantenere in vita le cellule che li compongono. È per assumere O2 dall’ambiente (aria o acqua) che gli esseriviventi respirano.
Senza qui addentrarci nella respirazione delle piante, va detto che non tutti gli animali respirano nello stesso modo ...
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vivente
vivènte agg. e s. m. [part. pres. di vivere]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita: organismi, esseri v.; fu trovato ancora v.; in locuz. particolari (nelle quali sostituisce il più com. vivo): non c’era anima v.; lingue v., lingue attualmente...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...