Naturalista (Trassilico, Garfagnana, 1661 - Padova 1730), allievo di M. Malpighi, prof. di medicina pratica (1700) e poi di medicina teorica (1710) all'univ. di Padova, membro della Royal Society di Londra. [...] spontanea, completando così l'opera di F. Redi. Confortato da fatti osservativi, generalizzò a tutti gli esseriviventi la teoria ovista, dando così un contributo decisivo all'affermarsi dell'etiologia microbica delle malattie infettive. Lasciò ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] la complessità. Globalmente, la biodiversità è costituita dall’insieme delle differenze osservabili tra gli esseriviventi. Tali differenze possono essere descritte in termini di quantità, di variazione e di variabilità degli organismi; nonché ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseriviventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] della r. sessuata nel mondo vivente. I più importanti possono essere riassunti nel modo seguente: a) fecondazione. La periodicità dei fenomeni di r. negli animali può essere, infine, connessa ai cambiamenti di fase lunare o addirittura a certe ...
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Scienza che studia il pianeta Terra con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie e ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione [...] fossili, rimasero convinti assertori della teoria del diluvio universale, per cui i fossili avrebbero rappresentato i resti di esseriviventi dispersi dal diluvio su terre già emerse prima che esso le ricoprisse con le sue acque.
La nascita della ...
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segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, [...] comuni, con una grandissima varietà di aspetti e di combinazioni, che sono alla base della vita di relazione. Gli esseriviventi sono anche in grado di captare s. provenienti dai fattori fisici e chimici dell’ambiente esterno, e su questa capacità ...
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Il processo attraverso il quale vengono trasmessi ai bambini, o comunque a persone in via di crescita o suscettibili di modifiche nei comportamenti intellettuali e pratici, gli abiti culturali di un gruppo [...] e biologici, anche i fattori umani, sociali, economici e produttivi suscettibili di avere effetti negli ecosistemi e sugli esseriviventi, e con ciò si è espressa l’opportunità di ricorrere a una prospettiva interdisciplinare nell’individuazione dei ...
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Biblioteconomia
C. bibliografica Ordinamento che, muovendo da alcune classi fondamentali, raccoglie le opere, attraverso graduali suddivisioni, in raggruppamenti sempre più specifici. La sua applicazione [...] Con l’affermarsi dell’interpretazione evoluzionistica degli organismi, la c. nella zoologia e nella botanica mirò a raggruppare gli esseriviventi secondo il loro supposto grado di consanguineità e si tentò quindi una c. naturale o filogenetica. Le c ...
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Fisiologo (Saint-Julien 1813 - Parigi 1878). Nato da famiglia di modesti agricoltori, frequentò scuole religiose a indirizzo prevalentemente umanistico. Diciannovenne lavorò come apprendista in una farmacia; [...] sur les phénomènes de la vie communs aux animaux et aux végétaux (1878) chiariscono i problemi, il fine e i metodi della fisiologia generale, intesa come disciplina autonoma, che descrive e spiega i fenomeni caratteristici degli esseriviventi. ...
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Naturalista francese (Montbard, Côte-d'Or, 1707 - Parigi 1788), ebbe il titolo comitale nel 1771; eletto membro dell'Accademia delle scienze nel 1734, fu (1739) nominato intendente del Jardin des plantes [...] rifiutò la teoria preformistica avanzando l'ipotesi secondo la quale atomi di materia vivente (molecole organiche) si uniscono spontaneamente per formare gli esseriviventi; ammise l'ereditarietà dei caratteri acquisiti e l'accumulo di modificazioni ...
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Fase di sviluppo della storia religiosa dell’India, iniziata nel 2° millennio a.C. e durata fino alla metà del 1° d.C., in cui l’elemento culturale predominante è dato dalla religiosità e dalla speculazione, [...] la loro importanza.
L’Uno-Tutto esclude infatti ogni altro esistente, degradando il mondo sensibile, con tutta la scala degli esseriviventi (dagli inferiori ai divini), a frutto dell’illusione; mentre il sacrificio è un’azione (karman) che, sia pure ...
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vivente
vivènte agg. e s. m. [part. pres. di vivere]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita: organismi, esseri v.; fu trovato ancora v.; in locuz. particolari (nelle quali sostituisce il più com. vivo): non c’era anima v.; lingue v., lingue attualmente...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...