Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] composto di sei pastori e dodici anziani, laici, come supremo tribunale dei costumi. Più che un’istituzione di collegamento regolata dall’autorità civile indipendente da quella ecclesiastica) doveva essere rivolta a un solo scopo: la gloria di Dio, ...
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Napoli
Margherita Zizi
Antica città carica di storia e di cultura, per secoli capitale dell’Italia meridionale, Napoli è stata celebrata in ogni tempo per il suo straordinario intreccio tra bellezze [...] un’ampia autonomia, con il diritto di eleggere il proprio magistrato supremo, il duca. Nel 744, con il duca-vescovo Stefano II vittoria di Carlo di Borbone sugli Austriaci, tornò a essere capitale di un regno autonomo. I Borbone diedero un notevole ...
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BRUSATI, Roberto
Giorgio Rochat
Nato a Milano il 3 luglio 1850 da Giuseppe e da Teresa Aman, la sua vocazione militare maturò negli anni di tensione e di speranza per il raggiungimento della libertà [...] brillanti successi. Il suo schieramento continuava però ad essere troppo proiettato in avanti, facile bersaglio dell'artiglieria di una vilissima campagna denigratoria, che governo e comando supremo non intervennero ad arrestare. Il B. si chiuse in ...
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FERRARI, Andrea
Vincenzo Fannini
Nacque a Napoli da Antonio il 26 marzo 1770, in una distinta famiglia che gli permise di vivere in agiato benessere.
In data non precisabile si arruolò, apparentemente [...] il titolo ufficiale di divisione ausiliare francese - venne sciolta, per essere poi riorganizzata nel 1837. Il F. non ne fece più parte nuova formazione che si andavano costituendo sotto il comando supremo del generale G. Durando, partì da Roma con ...
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BERCHET, Ambrogio
Gian Paolo Nitti
Nato a Parma il 7 dic. 1784 da Amadio, medico di corte, e da Anna Trombara, di famiglia abbiente, il 18 dic. 1805 si arruolò come soldato semplice nel corpo dei veliti [...] Maggiore della legione lombarda, il cui comando doveva essere affidato al generale Ramorino. Testimone a carico nel processo maggiore generale, e nel 1860 fu chiamato a giudice nel Supremo tribunale di guerra. Nel 1862 rassegnava le dimissioni e si ...
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faraone
Sergio Pernigotti
Il sovrano dell'antico Egitto
Con il termine faraone indichiamo i sovrani che per più di tremila anni hanno regnato sul trono dell'antico Egitto. Tale parola non si usa per [...] . Faraone, invece, si poteva usare sempre senza timore di essere poco rispettosi.
Anche noi oggi abbiamo un modo simile per ciò sia accaduto solo in pochissimi casi.
I poteri
Come capo supremo dello Stato, il faraone aveva tutti i poteri, ma per ...
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Panama, Canale di
Panamá, Canale di
Canale artificiale nella regione istmica americana: congiunge l’Oceano Atlantico al Pacifico. È lungo 81,2 km e largo fra 90 e 350 m. Un sistema di chiuse consente [...] colonnello G.W. Goethals, il quale nel 1908 assunse il potere supremo sulla zona, e ne fu quindi il primo governatore (1912-1917). . 1979) dei trattati sul Canale, questo avrebbe dovuto essere amministrato, fino al 31 dicembre 1999, dalla Panama canal ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] del proletariato», possono trasmettere la consapevolezza del fine supremo cui tende la storia dell’umanità, cioè la pragmatismo politico. In altri termini, lo Stato sociale poteva essere visto come una vera e propria rivoluzione culturale, ovvero l ...
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Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] sorvegliare, ratione peccati, tutti gli uomini, il papa ha il supremo controllo su tutte le azioni e può intervenire in ogni campo. A morì di malaria. Se le sue dottrine politiche poterono essere sommerse dai successivi avvenimenti, la sua opera fu ...
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Uomo politico sovietico (Sanain, Armenia, 1895 - Mosca 1978). Bolscevico dal 1915, M. partecipò alla guerra civile in Transcaucasia; entrò nel Comitato centrale del partito nel 1923 e nel Politbjuro nel [...] del Consiglio dei ministri dell'URSS (1946-64), nel 1964-65 fu presidente del Presidium del soviet supremo (capo dello stato), di cui rimase membro, anche dopo essere uscito dal Politbjuro (1966), fino al 1975. Nel 1968 pubblicò la sua autobiografia. ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...