Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Anzi, su richiesta di alcuni vescovi, la Sacra Penitenzieria (il tribunale supremo della Santa Sede) fece sapere che l’elezione a deputato di fedeli cattolici poteva essere ammessa, se il giuramento fosse completato facendo sentire a due testimoni le ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] amore assoluto e incondizionato, in quanto che il procurarne la maggior possibile quantità a sé ed agli altri dev’essere lo scopo supremo della vita.
Quando perciò il Vangelo e il cristianesimo, che ne conserva la dottrina, si scaglia contro i ricchi ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] Gesù si ritrovano la polarità profetica e quella sapienziale, e la sua figura può essere compresa sotto l’uno e l’altro profilo: egli è più di Giona, più sapienza dirigere tutte quante le cose al bene supremo come ad ultimo fine; tutte le sue azioni ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] volontaria, una comunità d'amore che non pretende di essere fondata da Cristo ma si concepisce piuttosto come una confraternita 'ultimo è l'ordinario universale che ha la piena e suprema potestà su tutta la Chiesa, i vescovi sono tenuti alla ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] con le più importanti famiglie di Bologna non dovettero essere stati così ostili come invece appare dalla sua corrispondenza, abbia rappresentato per le generazioni successive il simbolo supremo del sovrano buono e consapevole dei propri doveri, ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] convincente del fatto che Gesù sia stato un essere divino e degno di essere proclamato Figlio di Dio, dal momento che egli epoca – nella quale Costantino, unico fra quanti mai ebbero il supremo potere dell’Impero romano, fu amico di Dio sovrano dell’ ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] quello che per noi è il quarto. P῾awstos afferma di essere testimone dei fatti narrati, ma, come si è già notato, awstos, V 31.
73 Il termine, che designa il patriarca supremo della Chiesa armena, assume un significato tecnico ed esclusivo solo a ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] a far sì che le strutture sociali siano o tornino ad essere sempre più rispettose di quei valori etici, in cui si aprile 1985 Wojtyla suona la carica. Il papa ‘per il bene supremo della nazione’ chiama tutti i cattolici all’unità politica; «Il ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] della nazione dagli appelli espliciti del comando supremo e dell’autorità governativa. Alla circolare del rette dalla democrazia laica, e costituiva un’opportunità o poteva essere riportato esso stesso nell’alveo della cristianità. Più volte dimostrò ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] norme per cui ogni sua legislazione riesca conforme al dettato della ragione e della legge di Dio, regola suprema di ogni moralità. Non potendo lo Stato essere Dio – il dio Stato o lo stato-dio è un assurdo di pazzi –, esso dovrà accettare e ricevere ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...