Ayatollah e uomo politico iraniano (n. Mashhad 1939). Si è formato in prestigiose scuole teologiche e, tra gli altri, ha avuto come insegnanti l’ayatollah Borujerdī e l’ayatollah Khomeini. Sin dagli anni [...] stato tra i fondatori del Partito della Repubblica Islamica, per poi essere nominato Guida delle Preghiere del venerdì di Tehran. Nel 1981 ( al 1989, quando è stato scelto come nuova Guida Suprema dopo la morte di Khomeini. Nel suo ruolo di Guida ...
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teocrasia Fusione di divinità, fenomeno frequente nelle religioni politeistiche: due o più figure divine, in origine distinte, per ragioni varie e in base a qualche affinità di carattere o posizione, finiscono [...] culto di Osiride, questo dio assorbe molte altre divinità; il dio supremo di Menfi, Ptah, già fuso con il dio Sokaris, con Sokaris-Osiride, concepito come figura unica.
La t. può essere un prodotto spontaneo, ma anche frutto di speculazione teologica ...
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serafino Essere celestiale appartenente alla più alta delle gerarchie angeliche, caratterizzato da particolare amore di Dio e ardore di carità. In Isaia 6, 2-7, i s. sono descritti vicini al trono di Yahweh: [...] s.», è spesso attribuito a s. Francesco d’Assisi, per il suo ardore di carità e per aver ricevuto le stimmate da Gesù Cristo apparsogli in figura di serafino. Ordine dei S. Supremo ordine cavalleresco del Regno di Svezia, fondato da Magnus II (1334). ...
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Teologo e riformatore religioso egiziano (1849-1905), tra i maggiori rappresentanti del modernismo islamico. Nel 1882, dopo essere stato espulso dall'Egitto, fondò a Parigi, insieme al suo maestro Giamāl [...] ad-dīn al-Afghānī, una società e una rivista panislamica; tornato in patria, venne nominato supremo muftī. Il suo programma, basato sul ritorno alla semplicità dell'Islam delle origini, sull'esame diretto delle fonti della religione e sull' ...
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Ülgän (o Ulgön, Ulgen) La divinità suprema dei Tatari dell’Altaj; Ü. significa «il Grande» (altro nome Bai Ü. «il Ricco Grande»). Come divinità suprema, Ü., nel sistema che comprende un numero variabile [...] attraverso le regioni uraniche si porta fino al cielo supremo di Ü. per consegnargli l’offerta. Questa cerimonia religiose personalissime dello sciamano (tecnica dell’estasi) possano essere messe a vantaggio di un culto collettivo tradizionale ...
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Religione
Nelle confessioni riformate, specialmente quelle a regime presbiteriano, a. (ingl. elder) è l’investito di un ufficio ecclesiastico, che può essere sacerdotale. Ma più spesso è il laico (lay [...] .
Storia
Consiglio degli a. Magistratura che nel Comune popolare assisteva il podestà o il capitano del popolo nel governo, agiva in rappresentanza del Comune, riceveva atti e ambascerie. Talvolta fu detto a. il capo supremo del Comune. ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] seguito di un leader propagatore dell'ideologia del martirio come suprema via di salvezza, hanno condotto l'intera setta al training, una condizione di euforia derivante dalla sensazione di essere liberati dal peso degli altri o della storia. Risulta ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] dagli ḥaredīm come una vita nell'esilio, reso ancora più duro dall'essere tra ebrei e non tra le nazioni. Per il Gush Emunim, mufti d'Egitto (1889) e successivamente membro del consiglio supremo dell'Università islamica di al-Azhar: si trovò quindi a ...
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YAZIDI
Michelangelo Guidi
. Nome di un gruppo di popolazioni ordinate a tribù, di origine e di lingua curda e con religione propria; detti comunemente adoratori del diavolo. Il loro nucleo principale [...] mentre i peccatori, soggetti per punizione alla trasmigrazione in esseri inferiori, errano fino al giorno del giudizio. Il culto degli Shaikh, e il Principe dei Principi, o Capo supremo, appartenente a famiglia che pretende discendere da Yazīd ibn Mu ...
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ZINZENDORF, Nikolaus Ludwig, conte di
Maryla FALK
*
Fondatore della innovata Società dei Fratelli, detti anche Fratelli Boemi o Moravi o Herrnhutiani (v. boemi, fratelli), nato a Dresda il 26 maggio [...] a Herrnhut. Allora lo Z. mette in atto un supremo tentativo per realizzare praticamente l'unità ideale: resa vacante la religiosi, estranei ad ogni velleità artistica, e redatti per essere diffusi e compresi tra le masse popolari, non vanno valutati ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...