AMBROSOLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nato a Como il 27 genn. 1797, studiò giurisprudenza a Pavia, laureandovisi nel 1818; recatosi a Milano per darsi all'avvocatura, si accostò agli ambienti culturali [...] modo contraria a questo bisogno e a questo dovere supremo, né mai buona critica quella che lasci inosservata tale periodo successivo al '48.
L'A. ebbe molto a soffrire d'esser tenuto così in disparte. Una delle poche consolazioni di questi ultimi anni ...
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CIGNA SANTI, Vittorio Amedeo
Gianni Marocco
Poeta ed erudito torinese del quale si hanno scarse notizie biografiche.
Anche le date di nascita e morte sono incerte. Secondo alcune fonti, egli nacque [...] venir condannata da alcuni troppo severi critici, meriterebbe d'essere alla sua perfezione ridotta" (p. 111). Il il C. pubblicò la Serie cronologica de' cavalieri dell'Ordine supremo di Savoia... (Torino 1786).
L'esemplare della Bibl. Reale ...
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CIACCHERI, Manetto
Pasquale Stoppelli
Nato a Firenze da Ciando, visse tra la seconda metà del sec. XIV e i primi decenni del successivo; ne sono ignoti sia l'anno della nascita sia quello della morte.
Le [...] beneficato dall'ucciso, si configurarono nei termini di un tradimento supremo. Il rimatore popolano che alla morte del Gambacorta aveva popolare, soprattutto giullaresca, ma che per essere attuata con mezzi espressivi danteschi pare caricarsi ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...