BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] gli atomi). Se l'"atomo" è l'elemento materiale insecabile, il "minimo" è l'essere o la figura minima in un dato genere, mentre la "monade" è l'unità di processo al card. di Santa Severina, inquisitore supremo in Roma (il quale già prima dell'ultimo ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] forza al successore di Pietro il ruolo di custode supremo della fede della Chiesa universale. In verità nel corso non è il medesimo che è anche Figlio di Dio, come può essere salvatore? C. tocca velocemente la questione cristologica, ma non è l' ...
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COSTANTINO II, papa
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Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), la prima volta che viene citato dalle fonti a noi note, nel 767, appare insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra [...] di non collaborare con lui. C. II ammetteva infatti di essere stato eletto tanto dagli abitanti di Roma, quanto da quelli " regime assai fermo. Il duca di Roma - cioè il supremo comandante di quella regione militare - Gregorio, un sostenitore del ...
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Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] Tutto questo rappresentava una decisa minaccia al ruolo del papa come supremo garante dell'indipendenza e dell'unità della Chiesa e, data un punto di vista letterario, B. oltre ad essere autore delle Vitae humanae adversus omnes casus consolationes e ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] composto di sei pastori e dodici anziani, laici, come supremo tribunale dei costumi. Più che un’istituzione di collegamento regolata dall’autorità civile indipendente da quella ecclesiastica) doveva essere rivolta a un solo scopo: la gloria di Dio, ...
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Babilonia
Regione storica dell’Oriente anteriore, che si estendeva dal Golfo Persico fino a una linea che corre a N dell’od. Baghdad. Distesa nella fertile pianura tra il Tigri e l’Eufrate, la B. – che [...] astrale di Sin (luna), Shamash (sole), dio della giustizia e giudice supremo, e Ishtar, dea della guerra e dell’amore. I sovrani babilonesi sono i primi a essere oggetto di una progressiva divinizzazione, che riflette, più che altro, l’evoluzione ...
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Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] sorvegliare, ratione peccati, tutti gli uomini, il papa ha il supremo controllo su tutte le azioni e può intervenire in ogni campo. A morì di malaria. Se le sue dottrine politiche poterono essere sommerse dai successivi avvenimenti, la sua opera fu ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] a seconda del tipo di esistenza che conducono, possono essere distinti in nomadi e sedentari. I gruppi nomadi (Ciang aveva conquistato il paese, investì del potere temporale il capo supremo dell’ordine, il 5° Dalai-lama. Una breve conquista zungara ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] dalla quale dipende la salvezza spirituale, scopo supremo, il cui conseguimento costituisce la beatitudine promessa di intermediari: il primo si espande nel pleroma, pienezza di esseri spirituali che derivano dal principio (uno, abisso, luce ecc.); ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] Essere reale assoluto; si manifestano così i modi fondamentali dell'essere: essere ideale, essere reale e infine essere morale, in quanto l'essere ., 1846-50). Opere postume: Del principio supremo della metodica (1857); Aristotele esposto ed esaminato ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...