DOUHET, Giulio
Giorgio Rochat
Nacque a Caserta il 30 maggio 1869 in una buona famiglia patriottica: il padre Giulio era nizzardo, aveva combattuto le guerre di indipendenza come ufficiale farmacista [...] in circostanze mai del tutto chiarite, una copia pervenne al comando supremo di Cadorna, che dispose il suo arresto il 16 settembre e morte il prestigio e le opere del D. continuarono a essere utilizzate da Balbo e dai suoi successori alla testa dell' ...
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FREGOSO, Giano (Giovanni)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque attorno al 1455, probabilmente a Genova, primogenito di Tommasino di Giano, signore di Sarzana, e di Caterina di Antonio Malaspina di Mulazzo.
Tra [...] 1510 governatore generale dell'esercito veneziano, sotto il comando supremo di Scipione Malvezzi, il F. dimostrò sul campo come prova del tradimento del F., senza sospettare che potesse essere proprio il F. a sentirsi tradito.
Sta di fatto che ...
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CASATI, Alessandro
Piero Craveri
Nacque a Milano il 4 giugno 1881 da Alfonso e da Luisa Negroni.
Le ascendenze familiari esercitarono su di lui un'influenza psicologica più profonda della naturale consapevolezza [...] , degli ultimi decenni del secolo, per tornare ad essere uno dei pilastri del programma di stabilizzazione sociale e , che il C. seguì da vicino le vicende del Comando supremo prima e dopo Caporetto.
Le vicende della guerra conferirono alla figura ...
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ALVIANO (Liviani), Bartolomeo d'
Piero Pieri
Nacque nel 1455, probabilmente a Todi, da Francesco e da Isabella, della nobile famiglia degli Atti. La madre morì nel darlo alla luce e l'A. fu allevato [...] si trova nell'esercito pontificio-aragonese, di cui ha il comando supremo Nicolò Orsini conte di Pitigliano, ed ha accanto a sé presidio spagnolo, affermando, al dire del Guicciardini, "non essere conveniente che chi vivo non aveva mai avuto paura ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] principalmente storia della filosofia cristiana, giacché immune da errori può essere solo quella dottrina che sia conforme al Cristianesimo" (Evidenza , cosmologica, antropologica castituisce insieme il supremo impianto della realtà e l'articolazione ...
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CAVALLETTO, Alberto
Sergio Cella
Nacque a Padova il 20 dic. 1813, figlio dell'oste Antonio e di Maria Sandri. Rimasto orfano del padre a tre anni, fu allevato e avviato agli studi dal nonno Matteo Sandri, [...] "di pregiudicatissima condotta politica",reo confesso "di essere stato a cognizione dell'esistenza del Comitato rivoluzionario l'aiuto di coraggiosi collaboratori, ma il Comando supremo non seppe fare tempestivo uso delle informazioni ricevute. Dopo ...
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ALBOINO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Figlio di Audoino, re dei Longobardi, e di Rodelinda, sali al trono fra il 560 e il 565;pagano come suo padre, aveva, tuttavia, preso in moglie una principessa [...] di richiamo. Longino aveva bensì assunto i poteri del governo civile e il generalissimo aveva cessato di essere per isuoi sottoposti il comandante supremo, ma l'imperatore non aveva conferito a nessuno di questi ultimi, dopo il richiamo di Narsete ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] noto per l'attività giornalistica, si fece apprezzare dal comandante supremo L. Cadorna che infine, nel gennaio 1917, lo chiamò lo più ad argomenti di etica privata), l'opera doveva essere seguita da un secondo volume dedicato all'etica pubblica, che ...
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GONZAGA, Annibale
Rotraud Becker
Nacque nel 1602, figlio cadetto di Ferrante Gonzaga di Bozzolo (1550-1605) e di Isabella Gonzaga di Novellara.
Il padre, che nel 1565 aveva ricevuto il titolo di principe [...] Vienna nel 1640. Il 5 dic. 1642 gli fu conferito il comando supremo di tutta l'artiglieria imperiale al posto di E.R. Suys caduto 'atteggiamento personale del G. verso l'Auersperg non può che essere stato ostile: questi, nel 1665, sparse la voce che ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] A. non si distingueva dai coetanei del suo ceto per essere particolarmente dissoluto, o rissoso, o violento, come vogliono storici assoluto di Napoli, a un tempo capo militare, giudice supremo, amministratore, legislatore: "è Re in questa città, ed ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...