Alcesti
Massimo Di Marco
Eroina del mito greco, resa immortale da Euripide
Alcesti si offre di morire al posto del marito: il suo gesto di generosità e di affetto viene premiato dagli dei, ed ella torna [...] del re. Sola, si offre di morire per lui, come supremo atto d'amore, la moglie Alcesti.
L'addio di Alcesti alla alla fanciulla, che, con grande sorpresa di Admeto, si rivela essere proprio Alcesti: l'eroe, appostatosi presso la sua tomba, dopo una ...
Leggi Tutto
Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] sorvegliare, ratione peccati, tutti gli uomini, il papa ha il supremo controllo su tutte le azioni e può intervenire in ogni campo. A morì di malaria. Se le sue dottrine politiche poterono essere sommerse dai successivi avvenimenti, la sua opera fu ...
Leggi Tutto
(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] a seconda del tipo di esistenza che conducono, possono essere distinti in nomadi e sedentari. I gruppi nomadi (Ciang aveva conquistato il paese, investì del potere temporale il capo supremo dell’ordine, il 5° Dalai-lama. Una breve conquista zungara ...
Leggi Tutto
Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] come unico e supremo capo, sulla terra, della Chiesa d’Inghilterra». La r. di Enrico VIII, che sembrò essere stroncata sotto il regno presentava il principe riformatore. Ma pur proclamandosi supremo magistrato del popolo e intento solo alla ...
Leggi Tutto
Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] ϑη-μι e δί-δω-μι); le sillabe chiuse tendono a essere eliminate, per cui i gruppi consonantici vengono semplificati, le consonanti credenze e nel culto della figura di un dio supremo, altamente preminente sulle altre divinità, già ravvisabile nel ...
Leggi Tutto
Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] dalla quale dipende la salvezza spirituale, scopo supremo, il cui conseguimento costituisce la beatitudine promessa di intermediari: il primo si espande nel pleroma, pienezza di esseri spirituali che derivano dal principio (uno, abisso, luce ecc.); ...
Leggi Tutto
220 d.C.) e nel periodo che va dal 3° al 6° sec., si presenta come sistema di dottrina e prassi volto al conseguimento dell’immortalità individuale mediante una graduale presa di possesso del proprio organismo [...] della prassi umana il wei wuwei è prescritto quale norma suprema del comportamento individuale e collettivo; gli individui che hanno quale la filosofia di Yang Zhu, ma non ne può essere in alcun modo nemmeno uno sviluppo, muovendo i propri interessi ...
Leggi Tutto
Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] – sacrale, processuale o negoziale che fosse – doveva essere compiuto, perché potesse considerarsi valido, e tali regole e di morale, gode della cosiddetta infallibilità pontificia; supremo giudice, in concorrenza con gli altri giudici, e giudice ...
Leggi Tutto
Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] Essere reale assoluto; si manifestano così i modi fondamentali dell'essere: essere ideale, essere reale e infine essere morale, in quanto l'essere ., 1846-50). Opere postume: Del principio supremo della metodica (1857); Aristotele esposto ed esaminato ...
Leggi Tutto
Teoria sorta nel Medioevo sulla costituzione della Chiesa fondata sull’ufficio del vescovo. Si è manifestato o come teoria conciliare, vale a dire come rivendicazione del diritto di primato che spetta [...] tali e che, non essendo concessi dal papa, non possono essere da lui limitati o abrogati. Questi due motivi dell’e di vescovi, organizzata su base più democratica e retta da un supremo organo bicamerale, la General Convention (la House of Bishops, la ...
Leggi Tutto
supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...