ALLACCI, Leone
Domenico Musti
Nato a Chio nel 1586, erudito e teologo, l'A. occupa un posto di rilievo nella storia della cultura del sec. XVII. Il cognome Allacci è adattamento italiano del greco ῾Αλάτζης [...] uscì a Parigi nel 1644. Non però la medicina doveva essere la professione della sua vita, ché, raccomandato al cardinale da imperatori al vescovo di Roma: Cristo ne è supremo garante. Esempi tratti dalla storia del patriarcato costantinopolitano ...
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AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] Roma il 26 giugno con l'uditore Giulio Alvisini e, dopo essere stato bloccato per circa sette mesi a Vienna da sopraggiunte difficoltà il Collegio ecclesiastico romano-cattolico, tribunale supremo presieduto di diritto dall'arcivescovo di Mogilev ...
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CATERINA Fieschi Adorno (Caterina da Genova), santa
Sosio Pezzella
Discendente da famiglia aristocratica - tra i suoi antenati vi furono due pontefici, Innocenzo IV e Adriano V - C. nacque a Genova [...] tormenti fino a quando essa, passata attraverso lo stadio supremo delle sofferenze, e avvertita in sé la presenza stessa accolgono infatti le pene corrispondenti con la certezza di essere guidate sulla via della purificazione dalla sapienza di Dio ...
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COMBONI, Daniele
Pietro Chiocchetta
Nacque a Limone sul Garda, in provincia di Brescia, il 15 marzo 1831 da Luigi e Domenica Pace. Dopo gli studi elementari, il 20febbr. 1843 venne accolto nel collegio [...] erano nate fra i cattolici in seguito al breve In supremo di Gregorio XVI (1837), come la Pia Opera del producano insieme quel miglioramento e rigenerazione a vera civiltà che deve essere lo scopo di quello slancio sublime a cui mira la scienza", ...
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PAMPHILI, Camillo
Benedetta Borello
PAMPHILI, Camillo. – Figlio secondogenito di Pamphilio e di Olimpia Maidalchini, nacque il 21 febbraio 1622 a Napoli, dove lo zio Giovanni Battista (futuro papa Innocenzo [...] (15 settembre 1644). La posizione riservata a Pamphili sembrò essere allora quella di nipote laico: il 27 settembre il nominò generale della chiesa; il 1° ottobre divenne comandante supremo della flotta pontificia, della guardia del corpo del papa, ...
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CERRETTI, Bonaventura
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Bardano, una frazione di Orvieto, il 18 giugno dell'anno 1872 da Fausto Costantino e da Maria Custodi, in una famiglia numerosa: era ottavo [...] , traslato a Corinto. Una sopravvenuta malattia gli fece scoprire di essere affetto da diabete. L'8 febbr. 1915 arrivò a Sidney, molte congregazioni romane, commissioni cardinalizie e del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, del quale, nell ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] composto di sei pastori e dodici anziani, laici, come supremo tribunale dei costumi. Più che un’istituzione di collegamento regolata dall’autorità civile indipendente da quella ecclesiastica) doveva essere rivolta a un solo scopo: la gloria di Dio, ...
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Babilonia
Regione storica dell’Oriente anteriore, che si estendeva dal Golfo Persico fino a una linea che corre a N dell’od. Baghdad. Distesa nella fertile pianura tra il Tigri e l’Eufrate, la B. – che [...] astrale di Sin (luna), Shamash (sole), dio della giustizia e giudice supremo, e Ishtar, dea della guerra e dell’amore. I sovrani babilonesi sono i primi a essere oggetto di una progressiva divinizzazione, che riflette, più che altro, l’evoluzione ...
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CICOGNANI, Gaetano
Luciano Osbat
Nato a Brisighella (Ravenna) il. 26 nov. 1881 da Guglielmo e da Anna Cecioni, fu fratello di Amleto; frequentò il seminario a Faenza, e fu ordinato sacerdote il 24 dic. [...] della sua nunziatura fu senza dubbio il non essere riuscito ad impedire che l'episcopato austriaco, guidato transito del card. G. C., 7 febbr. 1962; Brisighella accoglie per il supremo suffragio la salma del card. G. C., 14 febbr. 1962; L'opera ...
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bene e male
Anna Lisa Schino
I valori e le norme per giudicare e agire
Per il neonato bene è soddisfacimento dei propri bisogni primari (mangiare, bere, cure, affetto). Per il bambino bene è ciò che [...] partecipa dell'idea di bene, cioè partecipa di un bene supremo e occupa il posto assegnato all'interno di un ordine fondamento di ogni bene particolare, principio creatore di ogni essere e conoscenza, è identificato con Dio.
Per Aristotele il ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...