COSCIA, Niccolò
Franca Petrucci
Nacque nel 1681 da Vincenzo e da Gerolama Gemma a Pietradefusi (Avellino), dove fu battezzato il 25 gennaio con i nomi di Nicola, Paolo e Andrea.
Non si sa che mestiere [...] che concedendo al sovrano l'istituzione di un giudice supremo dava modo a Carlo VI di istituire nuovamente il ragioni che lo avevano indotto a lasciare Roma, chiedendo di essere ricevuto a Napoli e ponendosi sotto la protezione imperiale. Giunse ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] Magno allo stabilirsi del dominio visconteo), chiarì che l'opera doveva essere non "un confuso ammasso di cose, come la fortuna o libri raccolti e acquistati per servizio della biblioteca del Supremo Dipartimento d'Italia in Vienna (cioè un indice ...
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BIRAGO, Ludovico
Roberto Zapperi
Nacque a Milano nel 1509 da Cesare e da Laura Francesca Della Torre. Fu educato al mestiere delle armi, come voleva la tradizione della famiglia che, nel corso dei secoli [...] Parma e della Mirandola e poi in quella di Siena. Il supremo comando dell'esercito francese era stato assunto da Charles de Cossé incidenti. Le trattative furono così interrotte per essere riprese due anni dopo dal nuovo ambasciatore veneziano ...
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FORTEBRACCI, Bernardino
Franco Rossi
Figlio del conte di Montone Carlo di Andrea, detto Braccio da Montone, e presumibilmente della prima moglie di questo, Anna Colonna, nacque intorno al 1441 forse [...] Gonzaga, capitano generale dell'esercito veneziano e comandante supremo delle forze della Lega antifrancese, deciso sostenitore caso il F. riuscì a convincere le autorità veneziane di essere in grado di continuare a esercitare il mestiere delle armi ...
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FOSCARINI, Giacomo (Jacopo)
Roberto Zago
Primogenito di Alvise di Andrea del ramo di S. Fosca, e di Marietta Donà, nacque a Venezia il 5 apr. 1523, probabilmente a S. Sofia, ove la famiglia dimorava.
Il [...] di mostrare volontà offensiva e tenere buoni rapporti col comandante supremo don Giovanni d'Austria. I fatti sono noti: le perché la "vittoria dell'uno et dell'altro non poteva se non essere dannosa alla S.V. et che per ella faceva che le cose ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] più valido dei sistemi di dottrina, e in cui potessimo essere, anzi già fossimo uniti" (ibid., p. 323).
Nel in genere, non la sola religiosità vaga, non il solo vertice supremo ed esatto dell'unione mistica, bensì quello stato, e quello solo della ...
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COPPINO, Michele
Giuseppe Talamo
Nato ad Alba (Cuneo) il 1°apr. 1822 da famiglia modesta (il padre, Giovanni, era ciabattino e la madre, Maria Mancardi, cucitrice) il C. compì i primi studi, con successo, [...] votanti, ma la sua elezione fu annullata il 7 marzo per essere egli membro del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione e professore di retorica in tutte le comunicazioni che dal centro supremo della fede cattolica si diffondono pel mondo quel ...
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GASPAROTTO, Luigi
Lucio D'Angelo
Nacque a Sacile (allora in provincia di Udine) il 31 maggio 1873 da Leopoldo, piccolo proprietario terriero (1844-1907), e da Clementina Ciotti. Il padre, che aveva [...] presentò in due liste del movimento degli ex combattenti. Dopo essere stato eletto sia nel collegio di Milano, sia in quello piedi del Campidoglio, come simbolo di vittoria, di sacrificio supremo per la patria e di unità nazionale. Convinto, inoltre ...
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CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] viaggio di Romania, un luogo più sicuro, che avrebbe dovuto essere Eraclea, nel Ponto. A questo scopo il C. doveva recarsi Repubblica che gli aveva preferito il Leonessa per il comando supremo, si accingeva a passare al soldo del nemico alla prossima ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] cavaliere; il Gloria ritiene che la carica di consigliere imperiale potesse essere stata ottenuta per l'A., a titolo onorifico, da Iacopo II da Dio. Attribuiva solo all'imperatore il potere supremo di fare leggi generali e di concedere agli ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...