ARESE, Bartolomeo
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 23 ott. 1590 da GiuIio, presidente del Senato. Dopo essere stato alunno del collegio dei gesuiti di Brera, appena quattordicenne si recò a studiare [...] era eletto senatore e il 17 luglio membro del Consiglio segreto, indi presidente del Magistrato ordinario; fu anche reggente onorario nel Supremo Consiglio d'Italia.
La sua carriera, culminata con la nomina a presidente del Senato il 17 nov. 1660, fu ...
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AMALTEO, Attilio
Gaspare De Caro
Nacque ad Oderzo intorno alla metà del secolo XVI da Marietta Melchiori Tomasi e da Girolamo, medico e professore allo Studio di Padova. In questo l'A. si addottorò [...] in diritto civile e canonico e in seguito, dopo essere entrato nel clero secolare, vi iniziò gli studi di teologia inviato dal pontefice alla corte dell'imperatore Rodolfo come supremo commissario pontificio alla guerra. Di una nuova missione compiuta ...
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Vittorio Emanuele II, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re galantuomo
Re di Sardegna dal 1849, dopo l’abdicazione di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II fu il protagonista, con Cavour e Garibaldi, dell’unificazione [...] al 1878. Conservatore e cattolico, assumeva personalmente il comando supremo dell’esercito. Dopo la fine del potere temporale dei papi 1859 il re affermò in un celebre discorso di «non essere insensibile al grido di dolore che da tanta parte d’Italia ...
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BAGELARDO
Mario Caravale
Giurista il cui nome è legato alla scuola giuridica di Pavia. Visse nella prima metà del sec. XI: di lui non si hanno altre notizie biografiche.
Non possediamo testimonianze [...] professione forense, particolarmente incoraggiata dall'esistenza del tribunale supremo. E d'altra parte ad una scuola fanno longobardi avevano valore di leggi particolari e potevano perciò essere illuminati e completati da quella legge che era loro ...
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ABBANASIA (Abanafia, Bonasia), Giuseppe
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Medico e giudice ebreo, fu attivo a Siracusa e a Catania tra la fine del sec. XIV e i primi anni del secolo seguente. La prima notizia che si ha di lui è in [...] degli Ebrei cittadini, che nel 1406 chiesero al re di essere resi indipendenti dalla sua giurisdizione. L'A. ottenne una ingiunzione ., ma a Mosè Medici, che era appunto stato fatto giudice supremo dopo l'Abbanasia.
Fonti e Bibl.: B. e G. Lagumina ...
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BOLLANI, Domenico
Gaspare De Caro
Figlio di Giacomo, appartenente al patriziato veneziano, se ne ignora la data di nascita. Entrò nell'Ordine domenicano il 12 marzo 1570, nel convento di Brescia, passando [...] sulla ragion di Stato: "il Principe massimamente il supremo, come il Sommo Pontefice, non è soggetto alle spionaggio di Angelo Badoer, ma le sue responsabilità non dovevano essere troppo gravi, ovvero non furono del tutto chiarite, poiché fu ...
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Toghril Beg
Capo turco selgiuchide (m. 1063), fondatore della dinastia cd. dei Grandi Selgiuchidi in Anatolia. Regnò dal 1037 e fu il primo sultano selgiuchide a essere formalmente investito del supremo [...] potere dagli Abbasidi, che liberò dal giogo degli emiri buwaihidi per imporre una più dura tutela. Entrato vittorioso a Baghdad (1055), dopo una campagna contro gruppi militari ribelli nelle regioni orientali, ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...