Rahmonov, Emomali. – Uomo politico tagico (n. Külob 1952). Eletto al Soviet supremo tagico nel 1990, nel 1992, dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica, ha assunto la presidenza dell’assemblea, in concomitanza [...] il 94,5% della popolazione ha espresso parere favorevole a una modifica della Costituzione che consenta a R. di essere rieletto senza restrizioni temporali; con oltre il 90% dei consensi, le consultazioni svoltesi nell'ottobre 2020 hanno assegnato ...
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Teologo e riformatore religioso egiziano (1849-1905), tra i maggiori rappresentanti del modernismo islamico. Nel 1882, dopo essere stato espulso dall'Egitto, fondò a Parigi, insieme al suo maestro Giamāl [...] ad-dīn al-Afghānī, una società e una rivista panislamica; tornato in patria, venne nominato supremo muftī. Il suo programma, basato sul ritorno alla semplicità dell'Islam delle origini, sull'esame diretto delle fonti della religione e sull' ...
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Generale italiano (Moncalvo Monferrato 1863 - Plava 1915). Dopo essere stato in Eritrea (1886-88) e avere insegnato nella scuola di guerra, allo scoppio delle ostilità con l'Austria (1915) divenne segretario [...] del comando supremo, alle dirette dipendenze del gen. Cadorna. Al comando di una brigata, cadde nel settore di Plava; fu decorato di medaglia d'oro. ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] chiamato da Filippo II al Senato milanese, il supremo organo politico-amministrativo della Lombardia spagnola. La diretti e alla sua morte, il Ducato, feudo pontificio, doveva essere devoluto alla Sede apostolica in base alla bolla Admonet nos del 29 ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] Giovanni XII, nel frattempo tornato a Roma, senza essere punito per il suo atteggiamento ostile: ciò dimostra che aveva, nell'ambito del sinodo, esaudito i desideri del suo supremo protettore e ottenuto da lui concessioni, gettando una solida base per ...
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PALMIERI, Giuseppe
Elena Riva
PALMIERI, Giuseppe. – Nacque a Martignano di Lecce il 5 maggio 1721, primogenito del marchese Carlo Antonio (1699-1762), da cui avrebbe ereditato il titolo, e della nobildonna [...] doganale che successivamente fallì.
Il 24 febbraio 1787 fu contattato dal ministro John Acton per essere nominato tra i membri nel Supremo consiglio delle finanze del Regno di Napoli. Il contatto avvenne inizialmente in via riservata per capire ...
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Paolo VI
Raffaele Savigni
Il papa del dialogo con il mondo contemporaneo
Giovanni Battista Montini, eletto papa il 21 giugno 1963 col nome di Paolo VI, portò a compimento il Concilio vaticano II (1962-65) [...] ), un ricco copricapo che era stato il simbolo del potere supremo dei papi, e ad altri privilegi, avviando una riforma della una realtà comunitaria della quale tutti sono chiamati a essere membri attivi, sia pure svolgendo ruoli diversi.
I viaggi ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] plasmatrice, ma è quello di un'azione combinata di più principî, cioè l'azione motrice del dio supremo e la tendenza intrinseca degli esseri naturali a realizzare il proprio bene.
La teoria della scienza
Fra le opere di Aristotele a noi pervenute ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] dal fratello per dirimere gli attriti insorti col comandante supremo della Lega, il duca di Urbino, e svolgere chiese al Medici cosa mai avesse contro di lui, lo accusò di essere scismatico e di parlare nell'interesse della fazione nemica. Ma fu uno ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] considerava entro il quadro della vita cittadina, C. ben sembrò essere e far "tutto" e sostituirsi di fatto agli organi costituzionali aveva finto di aderire. La guerra, condotta sotto il comando supremo del Marignano e secondo i piani che C. I aveva ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...