ALBOINO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Figlio di Audoino, re dei Longobardi, e di Rodelinda, sali al trono fra il 560 e il 565;pagano come suo padre, aveva, tuttavia, preso in moglie una principessa [...] di richiamo. Longino aveva bensì assunto i poteri del governo civile e il generalissimo aveva cessato di essere per isuoi sottoposti il comandante supremo, ma l'imperatore non aveva conferito a nessuno di questi ultimi, dopo il richiamo di Narsete ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] nuova linea dell'organizzazione. Precisò che doveva essere lasciato alla S. Sede il giudizio sulla soluzione ufficiale di artiglieria in zona di operazioni e addetto al Comando supremo. Esonerato dal servizio dopo..qualche mese, per motivi di salute ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Augusto Righi
Giorgio Dragoni
Augusto Righi può essere ritenuto il maggior fisico italiano dell’Ottocento e tra i più significativi in Europa. Fu uno dei padri delle teorie elettroniche e ioniche della [...] nelle sue capacità fu tale da eleggerlo quasi a giudice supremo di controversie scientifiche. Ne è testimonianza l’opinione di accertata sperimentalmente. Quindi è a Righi che deve essere riconosciuto grande merito per la comprensione di questo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Silvio Spaventa
Bernardo Sordi
Protagonista della vicenda risorgimentale, esponente di spicco della Destra storica, membro delle più alte istituzioni in momenti nevralgici della storia dello Stato unitario, [...] me, è la coscienza direttiva, per cui una nazione sa di essere guidata nelle sue vie, la società si sente sicura nelle sue istanza contenziosa, da radicarsi all’interno di quel supremo consesso amministrativo di cui già dal 1868 Spaventa faceva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Alfredo Rocco
Giuseppe Speciale
Esponente del nazionalismo italiano e suo principale teorico, Alfredo Rocco fu ministro della Giustizia dal 1925 al 1932, periodo durante il quale organizzò la complessa [...] a una «più forte organizzazione dello Stato, supremo tutore dell’equilibrio fra le classi» (Principi di predica il carattere non antisemita del nazionalismo italiano, poi, deve essere sfuggito al curatore della raccolta e al prefatore, che scrive ...
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AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] Roma il 26 giugno con l'uditore Giulio Alvisini e, dopo essere stato bloccato per circa sette mesi a Vienna da sopraggiunte difficoltà il Collegio ecclesiastico romano-cattolico, tribunale supremo presieduto di diritto dall'arcivescovo di Mogilev ...
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GATTI, Angelo
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Nacque a Capua il 9 genn. 1875, in una famiglia di militari, primogenito di Giacomo, piemontese, maestro di banda, e Anna Maria Grasso, siciliana. Indirizzato alla carriera militare, [...] noto per l'attività giornalistica, si fece apprezzare dal comandante supremo L. Cadorna che infine, nel gennaio 1917, lo chiamò lo più ad argomenti di etica privata), l'opera doveva essere seguita da un secondo volume dedicato all'etica pubblica, che ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] morale" (L'educazione nazionale…, p. 297), ma il libro poté essere pubblicato solo dopo la disfatta di Novara.
Nell'opera la F. ideologia democratica che svia il popolo del "bene" supremo dell'intelletto, mentre proprio l'educazione della mente ...
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GONZAGA, Annibale
Rotraud Becker
Nacque nel 1602, figlio cadetto di Ferrante Gonzaga di Bozzolo (1550-1605) e di Isabella Gonzaga di Novellara.
Il padre, che nel 1565 aveva ricevuto il titolo di principe [...] Vienna nel 1640. Il 5 dic. 1642 gli fu conferito il comando supremo di tutta l'artiglieria imperiale al posto di E.R. Suys caduto 'atteggiamento personale del G. verso l'Auersperg non può che essere stato ostile: questi, nel 1665, sparse la voce che ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] A. non si distingueva dai coetanei del suo ceto per essere particolarmente dissoluto, o rissoso, o violento, come vogliono storici assoluto di Napoli, a un tempo capo militare, giudice supremo, amministratore, legislatore: "è Re in questa città, ed ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...