Qual è il ruolo della burocrazia nella costruzione del lessico in una società dominata dal totalitarismo? Per quel che riguarda l’Italia, in quale misura il gergo burocratico usato dai funzionari delle [...] 1924). «La stessa burocrazia non è oggi, e meno ancora domani vuol essere un diaframma fra quella che è l’opera dello Stato e quelli che [...] gente devota e “disposta a tutto” per il bene supremo del fascismo. [...] “La burocrazia... è come un motore ...
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Un libro nuovoChi sull’ultimo scorcio del Duecento ebbe tra le mani quel libro fu preso da grande stupore. Incipit vita nova: non poteva esserci titolo più appropriato. La novità affermata nel titolo e [...] altri libri i quali per genere letterario e finalità dovrebbero essere meno propensi all’istanza soggettiva, come il Convivio, il cui vitalità oltrepassa, come si è detto, il limite supremo della morte della donna amata. Con la scelta di intitolare ...
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Piangete, amantiNel paragrafo VIII della Vita nuova Dante parla della morte di una giovane e garbata donna fiorentina, pianta con sincera commozione da un coro femminile. Non rivela il suo nome, ma ci [...] 24 5.Per la straordinarietà della sua missione, quella di essere un segno incarnato della caritas divina, la sua dipartita dal mondo grido, spirò». Per la sua Beatrice, quel momento supremo non è rappresentabile e Dante sceglie il silenzio. Una morte ...
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Negli stili, non meno che nelle visioni del mondo, la critica italiana del ’900 nasce con e contro Benedetto Croce. Per la generazione successiva alla sua, il filosofo è un modello ineludibile e insieme [...] universo»; il secondo invece ha più limiti, ma sono quelli di un essere umano ben definito, che l’allievo sente vicino «in tutto quel che che del resto bilanciano appena aggettivi-tic come «supremo» (lasciato cadere perfino su una giacca). Baldacci ...
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Ipotizziamo, come fece Adorno con Schönberg e Stravinskij per la musica contemporanea, una polarità nel campo della critica letteraria italiana recente e attuale: da una parte Gianfranco Contini e dall’altra [...] elitaria, che costruiva ponti, per esempio tra il Dante supremo sperimentatore di stili e Montale o Gadda, e doveva di Franco Moretti, Opere mondo (1994), il cambiamento non potrebbe essere più radicale:Il Faust, per esempio, cos’è? Una “tragedia ...
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Chi bestemmiava nel Medioevo? È lecito supporre che anche allora lo facessero, più o meno occasionalmente, persone di ogni categoria e classe sociale, vip e gente qualsiasi. Sorge un’altra domanda: quali [...] un sintomo di irreligiosità, ma è anzi l’espressione di una religiosità esasperata e disperata, che impreca contro l’esseresupremo a cui attribuisce la causa di un male, riconoscendone così l’onnipotenza e insieme manifestandogli un bisogno di ...
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Douglas Mark PontonExploring Ecolinguistics. Ecological Principles and Narrative PracticesLondra, Bloomsbury Publishing, in pubblicazione nel 2024 Exploring Ecolinguistics: Ecological Principles and Narrative [...] ossessione per la crescita economica come valore supremo nelle società moderne. Ponton sottolinea l' riflettere una visione antropocentrica del mondo, in cui solo gli esseri umani sono considerati agenti coscienti.La prospettiva attuale è corroborata ...
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A quanto pare, in Italia c’è un’abitudine in declino, nonostante abbia radici secolari: si bestemmia sempre meno. L’occasione per riflettere su questo fenomeno viene offerta, tra tantissimi altri spunti, [...] un sintomo di irreligiosità, ma è anzi l’espressione di una religiosità esasperata e disperata, che impreca contro l’esseresupremo a cui attribuisce la causa di un male, riconoscendone così l’onnipotenza e insieme manifestandogli un bisogno di ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
Ukepenòpfü (o Kepenopfü) L’essere supremo della popolazione Naga (Myanmar settentrionale). La sua attività di creatore sembra attuarsi soprattutto nella sfera della vita del genere umano. È incerta la natura del suo sesso.