PEPOLI, Giacomo
Massimo Giansante
PEPOLI, Giacomo. – Figlio terzogenito di Taddeo di Romeo e di Bartolomea di Bonifacio Samaritani, Giacomo Pepoli nacque a Bologna verso il 1315.
Nulla sappiamo dell’infanzia [...] (Sommari, 142, p. 340). Morì il giorno successivo a Forlì e il suo corpo fu trasportato in seguito a Bologna, per essere tumulato in S. Domenico nell’arca del padre Taddeo (Storia, genealogia, nobiltà, 24, c. 79v).
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato ...
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FRESCOBALDI, Bettino
Michele Luzzati
Figlio di Berto, il mercante e banchiere fiorentino capo della omonima compagnia commerciale, nacque con ogni probabilità a Firenze nella seconda metà del sec. XIII. [...] re Edoardo II erano stati arrestati a Bordeaux per essere tradotti in Inghilterra. Fra loro era anche Guelfo è attestato ancora attivo come banchiere nel 1319. Dopo questa data, più nulla le fonti ci dicono di lui.
Fonti e Bibl.: Les registres de ...
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DAVANZATI, Francesco
Giuseppe Biscione
Nacque a Firenze il 26 febbr. 1457 da Lorenzo di Piero e da Doratea Boni.
La famiglia, che trasse il nome da un Davanzato vissuto intorno alla metà del sec. XIII, [...] . stesso nella sua deposizione dice di non saperne nulla. La documentazione è comunque concorde nel testimoniare la oltre alla privazione degli uffici che comunque rimaneva, avrebbe dovuto essere confinato fuori della città di Firenze per tre anni.
Il ...
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DEL BENE, Iacopo
Sandra Marsini
Figlio di Francesco di Bene e di monna Tana Bardi, nacque all'inizio del primo decennio del 1300, non sappiamo se in Firenze - nel popolo di Ss. Apostoli, dove la sua [...] testimonianza oltre che nella notifica della sua elezione, anche nel nulla osta rilasciatogli in quell'occasione dal Comune di Firenze. Secondo interesse del denaro: le somme anticipate potevano essere piccole od ingenti, a seconda della solvibilità ...
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BUDINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Figlio di Antonio, nacque a Castelbolognese (provincia di Ravenna) nel 1804. Giovanissimo, aderì alla setta degli Illuminati, una delle numerose filiazioni della [...] viaggio per costituirsi: giunto a Firenze, apprese di essere stato assolto. Rientrò allora in Romagna e, iniziata Sardegna, infine in Toscana. Da allora visse nell'ombra e non si sa nulla dell'ultimo periodo della sua vita.
Il B. morì a Firenze il 1 ...
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CENTORIO DEGLI ORTENSI, Ascanio
Nicola Longo
Nacque alla metà del sec. XVI, secondo alcuni a Milano, secondo altri a Roma, da nobile famiglia. Del padre sappiamo solo che si chiamava Gerolamo e che [...] ; nel quarto l'argomento è la difesa di una città in procinto di essere assediata; il quinto, e ultimo, è, per mole, quanto gli altri . Il che, evidentemente, non può togliere nulla all'aspetto tecnico-letterario della operazione storiografica del ...
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CORRADO
Hansmartin Schwarzmaier
Il vescovato quasi trentennale di C. a Lucca coincise con un periodo di aspre lotte per il predominio nella città e nel ducato di Toscana che fu nello stesso tempo un [...] successore non sarebbe più riuscito ad arrestare.
C. sembra essere salito sulla cattedra vescovile dopo una vacanza piuttosto lunga: è vescovo di Lucca in un documento del 29 maggio 935. Nulla si sa della sua provenienza; non aveva fatto parte del ...
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DA PONTE, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 15 febbr. 1574, ultimo dei figli maschi di Pietro di Alvise e di Soretta, o Fiordamor, Da Mosto di Gian Alvise di Domenico. Nulla sappiamo della [...] lo spinsero ad intraprendere con decisione la carriera politica: dopo essere stato eletto alla Messettaria (25 nov. 1601) e più tardi voi quella buona reciproca corrispondenza che deve essere continuamente essercitata tra i nostri Rappresentanti". L ...
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DELL'AQUILA (de Aquila), Riccardo
Vera von Falkenhausen
La data e il luogo di nascita del D. non sono noti; presumibilmente, egli discendeva dall'omonima famiglia normanna, originaria di L'Aigle nell'attuale [...] cognomen de Aquila indutum est". Il nome comunque non ha ovviamente nulla a che vedere con la città italiana dell'Aquila.
Il D membri della famiglia Dell'Aquila. Tra questi, Goffredo potrebbe essere un figlio del D., mentre Rainaldo e Gualtiero erano ...
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CENTURIONE, Alessandro
Giovanni Nuti
Figlio di Marco, del ramo degli Oltramarini, fu abate commendatario dell'abbazia di Aulla, che l'avo Adamo aveva mutato da regolare in secolare. A Roma già nel 1585 [...] regolamentazione delle cause di misto foro, non concluse nulla, tanto da generare il sospetto che egli avesse favorito VIII si decise a richiamare a Roma il C. per essere da lui informato personalmente della situazione, provvedendo con tale pretesto ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...