GHEZZI, Ippolito
Aldo Bartocci
Nacque probabilmente a Siena, o a Sinalunga, intorno al 1650. In data imprecisata entrò a far parte dell'Ordine dei monaci agostiniani; solo nel 1707-08 conseguì il titolo [...] teologia" a completamento degli studi ecclesiastici. Nulla sappiamo sulla formazione letteraria e musicale di questo più noti N.R. Redi e il G., che, oltre a essere musicista di valore e apprezzato scrittore di argomenti religiosi, godeva anche di ...
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GALLO (Galli, Gallus), Vincenzo
Rossella Pelagalli
Nacque ad Alcara Li Fusi (odierna provincia di Messina) tra il 1560 e il 1570. Nulla si sa della sua formazione musicale, che probabilmente maturò [...] et omnia, contenuto nella terza parte della raccolta Promptuarium musicum di J. Donfrid (Strasburgo 1627).
Rilevante dovette essere la produzione profana, ove il G. si distinse nel tentativo di esprimere più compiutamente e valorizzare il significato ...
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BONIVENTI (Boneventi), Giuseppe
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Nacque a Venezia intorno al 1660.Formatosi alla scuola di G. Legrenzi, maestro di cappella di S. Marco, si distinse per buone doti di compositore, dal 1690 concretate [...] ) e gran parte dei libretti stampati delle sue opere. Nulla, quindi, può dirsi della sua arte operistica, che, tuttavia, per la formazione ricevuta e il favore goduto, dovette essere notevole. Non va taciuto, però; che la coincidenza del periodo ...
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CASATI, Teodoro
Ariella Lanfranchi
Nacque nel 1630 circa a Milano, città nella quale trascorse gran parte della sua vita e svolse quasi interamente la sua attività artistica. Inizialmente organista [...] fu recitata" (Picinelli, p. 501). Ma di questa opera non conosciamo nulla. È inoltre accertato che il C. fu anche - per un periodo per particolari doti di originalità stilistica, bensì per essere riuscito a inserirsi - con notevole mestiere - nella ...
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DEL MAJNO, Giuseppe
Rodolfo Baroncini
Nacque a Piacenza il 22 dic. 1801 da Luigi e da Margherita Rossi.
Avviato fin da fanciullo allo studio del violino, divenne in seguito allievo del violinista M. [...] volte anche come direttore; attività questa che sembra comunque essere stata del tutto occasionale e dettata da necessità contingenti lunga e intensa attività di insegnante, lasciato nulla di scritto), resta tuttavia a testimonianza della fruttuosità ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...