CALESTANI, Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Parma il 13 nov. 1510 da Bernardo e da una certa Giovanna. Fin da giovane si dedicò all'arte della spezieria, che apprese nell'officina parmense di Benedetto [...] la formazione dei giovani speziali, argomentando che a nulla vale avere buoni medici se poi speziali sprovveduti di adottare come codice farmaceutico l'opera del C., "per essere stato rappresentato questo Autore a Sua Altezza da' periti dell'arte ...
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LEONARDI, Niccolò
Giorgio Ravegnani
Le notizie biografiche sul L. sono alquanto scarse: nato probabilmente a Venezia verso il 1370, studiò medicina a Bologna conseguendovi il dottorato intorno al 1392.
Non [...] , di cui si ignora il motivo, che però potrebbe essere stato quello di conoscerlo personalmente. Lasciando Firenze il L. papa il riconoscimento dei benefici spettanti al defunto vescovo.
Nulla si sa del figlio Giovanni, mentre di Girolamo, oltre ...
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DOMENICHELLI (Dominichelli, Dominicelli), Angelo (Angelo della Pergola)
Maria Muccillo
Nacque a Pergola (prov. PesaroUrbino), come si rileva dai documenti in cui viene menzionato come "Angelus de Pergula" [...] metà del secolo XIV.
Della sua famiglia nulla è stato tramandato, e nulla può dirsi della sua formazione culturale, dei fu chiamato a curarlo.
La prestazione del D. dovette essere soddisfacente e l'8 apr. 1393il cardinal camerlengo diede ordine ...
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CALORI (de Caloris, Calora), Giovanni
Juliana Hill Cotton
Nacque probabilmente a Modena intorno al 1430 dal "nobilis vir" Bartolomeo (già morto nel 1466); la sua era forse quella stessa antica famiglia [...] fratelli.
Dopo il 1484 le tracce del C. si perdono, e nulla sappiamo della data e del luogo della sua morte: forse nel 1492 il morbillo. Nell'intenzione del C. il Compendium doveva essere per il Magnifico un Portatecum: derivato dalle massime dei ...
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CARRESIO, Lodovico
Claudio Mutini
Nacque a Padova nel 1463, probabilmente da famiglia di umilissime condizioni. Conseguita la laurea in filosofia e in medicina, riuscì a guadagnarsi presto una notevole [...] fama tra i concittadini, tanto da essere nominato promotore agli esami nelle arti insieme ad Aurelio Bonetti e a genere letterario così fortunato nel Cinquecento, non si sa assolutamente nulla ed è forse destinato a rimanere un nome nel panorama, ...
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CARBONAI, Ferdinando
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Nacque a Livorno il 3 luglio 1805 da Francesco e da Angela Del Buono, e compì i primi studi a Prato e a Firenze. Dopo essersi laureato in medicina a Pisa, viaggiò molto, in Europa [...] spesso praticata nel passato da empirici, la cui opera nulla aveva in comune con le arti sanitarie, si corpo. Certo, l'influenza derivata soprattutto dalla scuola francese dovette essere determinante: basti pensare che J. M. Delpech, direttore del ...
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FORTE, Angelo
Enrico Peruzzi
Nulla è possibile ricostruire sulla vita e sulla famiglia di questo personaggio vissuto nel XVI secolo, né si può stabilire il luogo della sua nascita. La presenza di una [...] calore, il cui studio va posto alla base della medicina: "non pochi d'essi [i medici antichi] congetturorno il calor naturale essere nelli corpi vero maestro de tutte le opere e dal suo affare pendere il fatto della vita " (f. 2r). Affermazione assai ...
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GIANNETTI, Pascasio
Cesare Preti
Nacque, da Polidoro, ad Albiano Magra di Aulla in Lunigiana, il 2 ag. 1661.
Avviato agli studi filosofici, li coltivò, insieme con quelli medici, presso l'Università [...] F.M. Sergrifi di non insegnare la filosofia atomistica. Per nulla intimidito, a detta di A. Fabroni, il G. alimentò le a Capannoli, presso Pisa, il 28 giugno 1742.
Quelle che sembrano essere le sue uniche opere a noi giunte si trovano a Firenze, ...
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influenza
Margherita Fronte
Febbre, tosse e starnuti
L'influenza è una malattia provocata da alcuni fra i virus più contagiosi che si conoscano, quelli appartenenti agli Orthomixovirus. Per tenerla [...] di anno in anno, e per questo il vaccino deve essere ripetuto all'inizio di ogni stagione.
Il virus si trasmette 12 anni. Gli antibiotici in questi casi invece non servono a nulla, perché uccidono soltanto i batteri, ma non hanno nessun effetto sui ...
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BORDA, Siro
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Nato a Pavia il 13 sett. 1764, studiò medicina nell'ateneo della sua città - allievo, tra gli altri, di S. A. Tissot - ove si laureò il 10 apr. 1784. Fu nominato ripetitore di materia [...] dei quadri clinici indotte dai medicamenti: tuttavia, se nulla di originale apportò alla farmacologia, il B. ebbe parte la pratica quotidiana nell'infermeria universitaria consentì al B. di essere un buon medico: egli, che per un certo tempo era stato ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...