CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] può presumere scritta a scherno del volgare marchigiano.
Nulla veramente sappiamo di questo poeta, ignoto del il Camilli supposero l'uno che Osmano "poté esser uno pseudonimo dell'autore... e poté anche essere il nome o il soprannome di una persona ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Matteo e da Cassandra Carnesecchi (Vitelli, secondo Mancini) il 20 dic. 1503.
Suo padre, che nel 1513 era stato podestà di Pistoia, [...] fu anch'egli partigiano dei Medici, al cui servizio si vantava di essere stato trent'anni (lett. a Cosimo I del 1571, ibid. in un ampio contesto descrittivo e dialogico che in nulla giova alla chiarezza delle argomentazioni ed anzi riesce sovente ...
Leggi Tutto
FEDERIGO di ser Geri d'Arezzo
Fabio De Propris
Nacque probabilmente ad Arezzo tra il secondo e il terzo decennio del sec. XIV dall'avvocato, professore di diritto civile e preumanista Geri d'Arezzo.
Il [...] riguardante la famiglia degli Ubertini, una delle notabili della città. Nulla si sa con certezza della sua professione, anche se la sua attività letteraria potrebbe far presumere che possa essere stato, come il padre, uomo di legge. Il Weiss, che ...
Leggi Tutto
LANZA (Lanza di Paola), Francesco
Margherita Karen Hassan
Nacque il 5 luglio 1897 a Valguarnera Caropepe, presso Enna, dall'avvocato Giuseppe e da Rosaria Berrittella.
Quarto di sette fratelli, il L. [...] (1924) con il titolo Giorno di festa, fu l'unica a essere messa in scena a Roma il 18 febbr. 1927 al teatro degli profondamente deluso dal socialismo sovietico, ma decise di non scrivere nulla nel giornale, per non offrire il suo appoggio alle fasce ...
Leggi Tutto
LORI, Andrea
Franco Pignatti
Nacque a Firenze, da Bartolomeo, in data imprecisabile da collocarsi intorno al 1520, in considerazione del fatto che Ludovico Domenichi lo definisce "giovane" in una poesia [...] fosse pagata, dato che il denaro ricavatone doveva essere speso, secondo le intenzioni del giustiziato, in opere emessa il giorno dopo, 17 giugno, contro il Malespini, non dice nulla su come i tre falsari furono scoperti, ma durante il processo ...
Leggi Tutto
PANANTI, Filippo
Francesca Brancaleoni
PANANTI, Filippo. – Nacque nella villa avita di Poggio a Greppi, nel popolo di S. Maria a Pulicciano, presso Ronta nel Mugello, il 19 marzo 1766 da Giuseppe e [...] su una discreta fama letteraria, benché non avesse ancora pubblicato nulla. Esordì di lì a poco con una raccolta di Epigrammi fece pervenire i proclami ai ribelli, Pananti rischiò di essere ucciso da questi ultimi, poiché considerato un traditore.
...
Leggi Tutto
GARGANELLO (Garganelli), Marco Tullio
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Bologna agli inizi del 1498.
La data si ricava da due delle quarantanove lettere (10 febbr. 1566 e 20 giugno 1568) che egli scrisse [...] cortigiano per adulare il suo padrone.
Dopo aver scritto di essere in ambasce per l'assenza del cardinale, tanto che stava la sua richiesta di rientro in Italia cadesse, come avvenne, nel nulla. Scrivendo a Roma il 20 giugno 1568, messo ormai nel ...
Leggi Tutto
BELLONDI, Iacopo, detto Puccio
Eugenio Ragni
Con questo nome è conosciuto un rimatore fiorentino del sec. XIII, noto per alcune composizioni poetiche, tra cui una tenzone "politica" con Monte Andrea.
Di [...] ne potremmo semplicemente dedurre, in base al contenuto, che Puccio doveva essere più vecchio di Dante, se gli rivolge rimproveri di carattere morale: deduzione questa che nullamente ci fa progredire nell'identificazione del nostro poeta col Puccio d ...
Leggi Tutto
DRAGONCINO, Giovanbattista
Gabriella Milan
Grazie ad alcuni riferimenti autobiografici sparsi nelle sue opere si può determinare con certezza che la nascita del D. avvenne a Fano (prov. Pesaro-Urbino) [...] sua famiglia viveva a Fano e doveva esercitare un'arte. Nulla si sa della sua giovinezza trascorsa nella città nativa, multiforme, lasciata a volte in tronco dall'Autore ... pareva invitare ad essere ripresa" (Fumagalli, p. 126). Il D. non fu il solo ...
Leggi Tutto
COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] del Papato, condotta dal C. nel suo poema, non poteva essere vista di buon occhio.
A Roma ottenne diversi vicariati: a Tuscolo Varie orazioni e Consigli legali, di cui però non si sa nulla. Il primo discorso sui versi virgiliani fu pubblicato, per le ...
Leggi Tutto
nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...