BIASIO, Giovanni Antonio
Camillo Boselli
Nacque, con molta probabilità, a Brescia nel 1677. Dalla polizza d'estimo del padre, conservata nell'Archivio storico civico di Brescia, risulta che, figlio [...] ancora delle esperienze secentesche, anche se i progetti debbono essere datati fra il 1729 e il 1731 o al massimo B. appare un artista aperto a influssi barocchi (non per nulla fra i progetti troviamo piante e prospetti della chiesa milanese di S ...
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BRINI (del Brina)
Mina Bacci
Pittori fiorentini di non grande rilievo, attivi nella seconda metà del sec. XVI; insieme con il Portelli e Maso da San Friano, si possono inserire in quella tendenza arcaicizzante [...] convento di S. Girolamo una Moltiplicazione dei pani. Nulla conosciamo della pittura di Giovanni perché poco si delle Gallerie a Firenze. Ma la sua attività preferita dovettero essere le tavole di piccolo e medio formato - come quelle ricordate ...
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BUCCI (Buzzi), Giulio
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza, nella parrocchia di S. Emiliano, il 13 febbr. 1711 dal capitano Domenico e da Orsola Giordani. Appresi i primi rudimenti dal pittore greco Nicola [...] là della Romagna e di Bologna; e ciò che nelle sue opere può essere un riflesso di altre scuole, come la romana o la veneta, può derivare S. Rosa o di un G. Dughet. Certo è che nulla egli deve al paesaggio storico classicista e poco risentì anche del ...
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BORDONE, Andrea
Pina Belli D'elia
Le scarse notizie intorno a questo pittore ci provengono essenzialmente dai suoi dipinti, tutti diligentemente firmati, sparsi in varie chiese e conventi della Puglia, [...] e tardogotica. Dello Hovic il modesto pittore romano dovette essere dapprima un seguace e un ammiratore, a giudicare dall' divulgare negli strati più larghi della popolazione: non per nulla le più importanti commissioni gli vengono da conventi e ...
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CANONICI
Giovanni Gorini
Grande famiglia di orefici, argentieri e incisori di origine bolognese, di cui possediamo una documentazione per oltre quattro secoli di attività. I primi rappresentanti, ricordati [...] dopo il 1537 e prima del 1548; di lui però nulla sappiamo.
Oriente, figlio di Gabriele, nacque negli ultimi anni Intanto gli si affiancava nella sua attività il figlio Paolo, che deve essere nato intorno al 1520: infatti a lui e al figlio si devono ...
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CANE, Ottaviano
Giovanni Romano
Figlio di Antonio, nacque a Trino Vercellese prima del 1495. È personalità ampiamente documentata nelle carte trinesi e casalesi (cfr. Vesme, 1929), ma il suo corpus [...] aver più di quattordici anni e meno di venticinque, ma deve essere nato prima dell'anno 1495, perché occorre aspettare fino al 9 predella per la Confraternita dei SS. Eligio e Bobone). Nulla è rimasto di queste opere relativamente giovanili e per un ...
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CARLO di Francesco da Carona (Carlo da Carona o Carlo da Udine)
Giuseppe Bergamini
Lapicida operante in Friuli nel sec. XVI, da non identificarsi con il Carlo da Carona, padre di Andrea e Antonio, che [...] circoscritta tra il 1509 e il 1545: quest'ultima data può anche essere considerata quella di morte qualora si supponga che l'altare che egli si prediligendo forme plastiche robuste ed espressive senza nulla concedere a soluzioni piacevoli o di facile ...
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FACCIOLI (Fazioli), Giovanni
Lucia Simonetto
Figlio di Bartolomeo e Caterina Zanoni, nacque, secondo il Moschini (1806: su indicazione del Sasso), il 12 ott. 1729 a Verona nella parrocchia di S. Stefano. [...] diligenza".
Poco è rimasto delle molte opere ricordate dalle fonti; nulla a Verona, dove il F. ritornò l'11 sett. 1797 al F. dal Lorenzetti (1926). Infine suo capolavoro può essere considerata la pala dell'altare dei calzolai raffigurante S. Marco ...
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CALZA, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1653 a Verona da padre orefice, di nome Giovanni. Appassionatosi alla pittura, non volle seguire la professione paterna; all'età di undici anni fuggì a Bologna, [...] sarebbe recato in Toscana (Zannandreis), ma di questo suo soggiorno nulla si conosce. Nell'anno 1706 egli era a Venezia, chiesa di S. Nicolò a Verona, ma nemmeno questa può essere considerata del tutto sicura, in quanto taciuta dal Lanceni e data ...
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FEA, Francesco
Cristina Giudice
Originario di Chieri (Torino), è documentato dal 1607 al 1652 come pittore della corte sabauda (cfr. Schede Vesme, cui ci si riferisce se non diversamente indicato). [...] quest'ultimo edificio fu oggetto di ampliamenti e modificazioni tanto da essere chiamato nei documenti dell'epoca "palazzo nuovo": il F. il scomparire le decorazioni secentesche: del F. purtroppo oggi nulla si può vedere e la sua vicenda artistica è ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...