Vedi ASTARTE dell'anno: 1958 - 1994
ASTARTE (᾿Αστάρτη, Astarte)
A. Brelich
S. Donadoni
Forma greca del nome di una dea semitico-occidentale, ‛Ashtart.
Anche per trattare il solo materiale figurato, [...] da influssi egiziani, e non ha quindi nulla che la possa individuare specificamente come Astarte. 'oro fenici del II millennio a. C. i simboli stellari sembrano essere equivalenti della figura di dea che spesso appare negli stessi oggetti (Dussaud ...
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MAGGI, Giacomo
Lucia Casellato
Poco o nulla si conosce della vita di questo artista, forse originario di Ravenna, la cui presenza è attestata a Torino dal 1690. Risale a questa data, infatti, la commissione [...] . L'intero programma sembra dunque insistere sul tema laico, e tipicamente settecentesco, della ricerca della verità, che può essere raggiunta solo grazie a uno studio attento della natura, che sia però continuamente controllato e dominato dall ...
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GATTO (Gatti), Pietro
Marco Pupillo
Non si conoscono gli estremi biografici di questo scultore siciliano, attivo a Roma dal 1601 al 1618 e a Madrid dal 1619 al 1628.
L'origine siciliana del G. nonché [...] a G.B. Crescenzi menziona "Pietro Gatto Sicilano".
Nulla sappiamo sulla sua giovinezza e formazione artistica. Le prime per i successivi sviluppi della sua carriera. A tale rapporto deve essere fatta risalire la presenza dell'artista, tra il 1608 e il ...
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BIASIO, Giovanni Antonio
Camillo Boselli
Nacque, con molta probabilità, a Brescia nel 1677. Dalla polizza d'estimo del padre, conservata nell'Archivio storico civico di Brescia, risulta che, figlio [...] ancora delle esperienze secentesche, anche se i progetti debbono essere datati fra il 1729 e il 1731 o al massimo B. appare un artista aperto a influssi barocchi (non per nulla fra i progetti troviamo piante e prospetti della chiesa milanese di S ...
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Vedi MURRINI, Vasi dell'anno: 1963 - 1995
MURRINI, Vasi (murrhīna, myrrhina o murrina vasa)
C. Albizzati
Sono vasi, per lo più tazze, tagliati in una pietra semipreziosa, la murrha, che da Plinio è classificata [...] con qualche aroma, e ciò spiegherebbe l'omonimia con la nota resina odorosa. Nulla ci è detto circa i procedimenù di lavorazione: l'interno delle tazze doveva essere certamente tornito, l'esterno talvolta anche scolpito. La grande fragilità si spiega ...
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MINERVA (Minerva)
F. Coarelli
Divinità italica, assimilata all'Atena greca. In origine, con tutta probabilità, non faceva parte del pantheon delle divinità indigeti. Il suo nome, infatti, non appare [...] i più importanti erano: il tempio dell'Aventino, che doveva essere uno dei più antichi. Un frammento della Forma Urbis ce ne riguarda l'iconografia, infine, la M. italica e romana in nulla si distingue dall'Atena greca, e ciò si può notare anche ...
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Vedi THORIKOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THORIKOS (Θοριχός, Thoricus)
L. Guerrini
Località situata nella parte S-E dell'Attica, a N della regione mineraria del Laurion e di Capo Sunio. È stata identificata [...] all'altare. Una vera e propria scena non dovette essere mai esistita: gli attori con ogni probabilità recitavano su assunse esclusivamente un ufficio industriale, e fu in seguito abbandonata. Nulla di certo si sa dell'opera di difesa intorno al teatro ...
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BRINI (del Brina)
Mina Bacci
Pittori fiorentini di non grande rilievo, attivi nella seconda metà del sec. XVI; insieme con il Portelli e Maso da San Friano, si possono inserire in quella tendenza arcaicizzante [...] convento di S. Girolamo una Moltiplicazione dei pani. Nulla conosciamo della pittura di Giovanni perché poco si delle Gallerie a Firenze. Ma la sua attività preferita dovettero essere le tavole di piccolo e medio formato - come quelle ricordate ...
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BUCCI (Buzzi), Giulio
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza, nella parrocchia di S. Emiliano, il 13 febbr. 1711 dal capitano Domenico e da Orsola Giordani. Appresi i primi rudimenti dal pittore greco Nicola [...] là della Romagna e di Bologna; e ciò che nelle sue opere può essere un riflesso di altre scuole, come la romana o la veneta, può derivare S. Rosa o di un G. Dughet. Certo è che nulla egli deve al paesaggio storico classicista e poco risentì anche del ...
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Domus
HHubert Houben
La domus, a differenza del castrum, il castello vero e proprio, indica in età federiciana un edificio fortificato di varia natura: un castello di caccia, come quella di Lagopesole, [...] costruzione, che in un punto è citata come 'castrum', può essere riportata in un altro come 'palacium' o persino come ' acquedotto.
Di molte domus federiciane non si è conservato nulla, mentre alcune sono state oggetto di ricerche archeologiche, come ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...