Per quel che concerne l’apprendimento delle lingue straniere, molti sono stati gli studi, nel secolo scorso e negli ultimi anni, in seno a quella che, parafrasando Umberto Eco, voleva essere la ricerca [...] francese di 4-5 anni, essi guadagnerebbero molto e non perderebbero nulla».
5. 1958-1963: Scuola media, Somero (Finlandia), supervisione l’esperanto è stata evidentemente tale da non poter essere raggiunta (a parità di condizioni) con una qualsiasi ...
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Un individuo si sveglia e si trova in un letto di ospedale. Viene visitato da numerosi medici che gli fanno molte domande: «Chi sei? Quanti anni hai? Dove sei nato? Conosci qualcuno che possa venire a [...] alcune lesioni al cervello. Questi non può ricordare nulla della propria vita passata, neppure la fuga dalla polizia ricorda di aver fatto, ma tale questione morale non può più essere incentrata sul concetto di identità: «ora è una persona diversa ...
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Soltanto una volta riaperti gli occhi al mattino, la luce del giorno ci rivela l’inganno dei sogni. Fino allo scampanellio della sveglia, il mondo onirico, con i suoi fantasmi e i suoi miraggi, ci appare [...] al risveglio come facciamo a garantire con tanta certezza di non essere più addormentati? Che non ci sia, insomma, un livello a l’anima, ci avverte Platone, è immortale, non vi è nulla che non abbia imparato, avendo visto tutte le cose dell’aldilà ...
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La storia della metafisica occidentale, al di là di tutte le differenze specifiche proprie di autori, periodi e contesti culturali diversi, ha sempre avuto, dall’antichità all’epoca moderna, una caratteristica [...] sua affermazione che tutto scorre. In realtà, bisogna sempre essere cauti nell’interpretare il pensiero di un autore di cui parole, la creatività delle entità attuali non produrrebbe di fatto nulla di nuovo, e non soprattutto un mondo coerente, se ...
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Ero assorto nei miei pensieri. Rimuginavo fra me e me alcune parole che erano uscite per caso dalla bocca del mio nipotino più piccolo, un promettentissimo Esagono di lucentezza inconsueta e di perfetta [...] con cui tutte le altre teorie fisiche attualmente accettate devono essere compatibili. Forse il nome di Minkowski non è particolarmente familiare perché ci sembrava comoda, e affermiamo che nulla può costringerci ad abbandonarla. Oggi certi fisici ...
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«Voglio dimagrire, dimagrire sempre di più, ma non voglio continuare a controllarmi e non intendo privarmi di nulla; ciò che mi estenua è proprio questo eterno dissidio tra il voler essere magra e il non [...] voler tuttavia rinunciare a nulla nel mangiare. [...] Soccombo nella lotta contro la mia natura. La sorte mi ha voluto grassa e robusta, io invece voglio essere sottile e delicata» (L. Binswanger, Il caso Ellen West). ...
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Incontrata tra i banchi di scuola e abbandonata il prima possibile o apprezzata e perseguita, la matematica esercita su chi le si accosta un fascino (o una ripugnanza) particolare. Forse per il suo simbolismo, [...] due numeri la cui somma dei quadrati sia 281 è un problema relativamente semplice, che può essere risolto anche per tentativi e la cui soluzione non ci dirà nulla di più sulla matematica che conosciamo. Ma dimostrare quali numeri primi possono ...
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[leggi la prima parte]
Oltre al testo poetico in sé, cioè l’oggetto mirabile, però Patrizi si sofferma anche sull’analisi dell’effetto psicologico (inteso come reazione dell’anima) che questo produce [...] affettivo e il cognitivo, quest’ultima coppia viene ora a essere corroborata dalla diade di ignoranza e sapienza. Tutto questo risulta crea anche come Dio ha creato la realtà, cioè dal nulla. Egli infatti deve attenersi a dei limiti creativi imposti ...
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«Ciò che è sinistro, o terribile, non tradisce mai: lo stato al quale conduce è sempre l’illuminazione. E soltanto questa condizione di brutale consapevolezza ci permette di cogliere a pieno il mondo, [...] , occorre pertanto affermare che il soggetto è un nulla, in inglese un no-thing, nel senso di una non-cosa: questa condizione è legata al ruolo del corpo nella percezione. Il corpo, infatti, può essere percepito in due modi. In un primo senso ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] traduce in qualcosa di visibile ciò che per sua natura svanisce nel nulla: la voce. Sini arriva ad affermare che il linguaggio non era una “cosa” prima di poter essere trascritto: esso si è oggettivato (con le sue regole sintattiche, grammaticali ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...
Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....