La dinastia dei califfi, succeduta a quella degli Omayyadi (Ommìadi), che tenne il califfato fino alla caduta definitiva di questo per opera dei Mongoli nel 656 dell'ègira (1258 d. C.). Il suo nome ("i [...] e seguìta dai primi quattro califfi, e di essere stati piuttosto re tirannici che custodi e pastori della quanto avveniva nella stretta cerchia della corte ‛abbāside era pressoché nulla nei riguardi delle provincie del vasto impero, le quali a poco ...
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Il concetto di d. può avere più interpretazioni: quella negativa di violazione di norme (sociali e giuridiche) e quella neutrale di scostamento positivo/negativo da un criterio di normalità. Dal comportamento [...] nello spazio e nel tempo, ossia un atto può essere considerato deviante a seconda del contesto socioculturale nel quale avviene i desideri degli esseri umani sono illimitati ("la nostra sensibilità è un abisso senza fondo che nulla può colmare ...
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(lat. anĭma; per l'etimologia, cfr. il greco ἄνεμος "vento, fiato"; fr. âme; sp. alma; ted. Seele; ingl. soul).
Le concezioni dei primitivi. - A prescindere tanto dalle idee dell'anima che troviamo anche [...] vita e, per conseguenza, dell'anima è ben lungi dall'essere così semplice come a prima vista potrebbe apparire. La vita , essendo infima tra le sostanze intellettuali, non può conoscere nulla di ben distinto se non mediante astrazione dai fantasmi; e ...
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. Come dice il nome stesso, abbazia (o badia) è un monastero governato da un abate (v.), abitato da monaci o canonici regolari (ordinariamente in numero di almeno dodici, secondo l'esempio di S. Benedetto) [...] sola famiglia, i cui membri vivono in case separate, e possono essere trasferiti da una in un'altra. Invece i monaci di una badia dall'abate capo della congregazione, o dalla S. Sede.
Nulla si sa di preciso circa i primi edifici dell'ordine monastico ...
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Illustre filosofo e medico musulmano, cultore anche di scienze matematiche, fisiche e naturali e poeta di qualche merito, che scrisse per lo più in arabo, talora in persiano; nacque nel Ṣafar 370 èg. (agosto-settembre [...] quali tutte ricevono dal Primo, cioè da Dio, la necessità del loro essere; la terza si riduce a tutte le cose sublunari, le sole che attributi della divinità; ma queste affermazioni non ci dicono nulla di positivo, non avendo alcun rapporto con i ...
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VISCONTI
Luigi Simeoni
. La grande fortuna raggiunta inaspettatamente alla fine del sec. XIII dalla famiglia V., fino allora modesta, fece presto sorgere delle leggende sulla sua origine, create dall'adulazione [...] 1468 a 46 anni: al solito si parlò di veleno, ma nulla giustifica tali sospetti.
Finisce così con Filippo Maria e Bianca Maria e la vitalità economica per le quali la città sentiva di essere come il cuore della vita italiana, il suo centro strategico ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] quelle materiali, anche le più basse, affinché nulla mancasse alla sua universalità. Questo oscillare fra le e la forma assoluta della morale, e che mediante il suo solo essere dà valore all'esistente". Da questo concetto di Dio si sono dedotte ...
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(X, p. 926)
Le c., come gli asteroidi o piccoli pianeti, rappresentano i resti di quegli agglomerati originari (planetesimi) formatisi nel disco protoplanetario, da cui si sono poi gradatamente ''costruiti'' [...] 3) le c. paraboliche, ossia quelle avvistate una volta sola e sulla cui evoluzione orbitale nulla può essere previsto (potranno sia essere catturate e immesse in orbite periodiche, sia espulse dal nostro sistema planetario), che rappresentano il 45 ...
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PARMENIDE (Παρμενίδης, Parmenĭdes) di Elea
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
Pensatore greco, massimo rappresentante della scuola eleatica. La sua acme (quarantesimo anno dell'età, [...] comune anche a tutta la speculazione ionica, e non spiega nulla in particolare. Giustamente, quindi, la critica più moderna ha versi 35-36 il νοεῖν, il "pensare", come inseparabile "da quell'essere in cui si trova espresso". E ciò spiega ad un tempo l ...
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PALEONTOLOGIA (vol. XXVI, pag. 50)
Roberto Malaroda
Come per altre discipline scientifiche, lo sviluppo recente della p. ha portato al rapido incremento di particolari settori, alcuni dei quali hanno [...] delle conoscenze, specialmente per alcuni taxa in cui si partiva da nulla o da ben poco; lo studio delle spore e dei pollini e Belemniti. Legato alla temperatura ambientale sembra anche essere, in certi Foraminiferi a scheletro spirale, il prevalere ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...