DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] i due sembrano non essere soltanto di protezione ed encomio: il Caula è ricordato nelle Rime per i suoi "cristiani ragionamenti"; e il D. compose l'interesse per i lettori e salvandoli dall'oblio; allo stesso tempo era intervento "attualizzante" sul ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] dell'esperienza. L'arte del dire (che è dunque anche arte dell'analisi e della comprensione) è, nell'ottica del D., strumento di governo e di potere: il fine è quello di persuadere un pubblico che può essere quello dell'uditorio di un tribunale come ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] 1847: la pubblicazione non fu autorizzata e il foglio, che doveva essere l'organo dei mazziniani genovesi, non e bozzetti storici, Milano 1906, pp. 171-194; Studi e documenti su G. M. e la Repubblica Romana (1849), Imola 1927; G. M. e i suoi tempi, ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] della schiava verranno svelati e Zoza avrà la gioia d'essere riamata dal principe. La narrazione è divisa in cinque giornate condizioni di gusto e di cultura che il secolo presentava. Il mondo complicato e nello stesso tempo ingenuo, infantile, ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] vagheggiata forse l'istituzione fin dai remoti tempi dell'"ora del libro", e successivamente aveva stabilito tali riunioni di dotti occasione della sua venuta in Italia per essere incoronato imperatore e per sposare Eleonora di Portogallo. In quel ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] mediazione di Francesco Savio (Francesco Pavolini) rimase, accettando tempie dimensioni più ristrette. L'opera, completata nel 1965 in una casa di cura. Teatro e biografia non dovrebbero mai essere disgiunti. Qui, accostando le parole delle ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] ,Milano 1964, pp. 59-68; L. Repaci, Teatro di ogni tempo,Milano 1967, pp. 391, 674, 814, 850, 887.
Tra i molti scritti sul B. rimandiamo a quelli che possono essere di maggiore utilità e a cui occorrerà rifarsi per trovare più ampie notizie bibl.: F ...
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LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] del nostro tempo (ibid. 1965), il più dannunziano dei suoi testi.
L'esistenza di una cesura tra due momenti diversi dell'opera del L. è evidente, ma le differenze tra le due fasi non devono essere enfatizzate: se non si può negare che nell'autore ...
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BENIVIENI, Girolamo
Cesare Vasoli
Da Paolo Benivieni nacque a Firenze il 6 febbr. 1453 (stile fiorentino 1452), fratello di Antonio e di Domenico, entrambi personaggi di notevole rilievo nella cultura [...] di tutte le rime che il B. ritenne degne di esser pubblicate e consone al suo atteggiamento spirituale (Opere di Hieronymo Benivieni. In con noiosi malesseri; il suo pessimismo sugli eventi del tempo lo spingeva nel 1524 a scrivere che le cose mondane ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] "...te 'mprometto fare pe saluto/ quattro cascarde a tempo de liuto"). Inoltre, l'apologia letteraria dell'opera, caso) di essere "autore" di versi altrui.
Lo Zito e lo Starace d'Afflitto sono forse i corpi di comodo nei quali si è reincarnato il C ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...