Industriale italiano (n. Torino 1934). Azionista di maggioranza di numerosi gruppi industriali e finanziari, presidente (1995-2009, poi presidente onorario) della CIR e della Cofide oltre che del Gruppo [...] successivamente ha trasformato nella Gilardini, della quale è stato presidente e amministratore delegato (1972-76). Dopo essere stato amministratore delegato della Fiat (1976), è stato vicepresidente e amministratore delegato (dal 1976) della società ...
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Teologo e filosofo irlandese (Redcastle, Londonderry, 1670 - Putney 1722). Spirito inquieto, oggi maggiormente stimato che un tempo, dal punto di vista scientifico, per certe sue intuizioni critiche e [...] di essa non possiamo conoscere l'essenza reale, sia perché ciò che è rivelato dalla religione dev'essere considerato, in quanto utile e necessario, anche comprensibile e adeguato alle nostre capacità, come tutte le altre nostre conoscenze. Dopo la ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] può essere compresa mediante un tempo utile solo alla comprensione dei fenomeni scientifici. B. ammette invece un tempo vissuto , B. esalta la funzione dell'intuizione, istinto consapevole e capace di autoriflessione. In Les deux sources de la ...
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Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] a quel mito di "Strapaese" che egli stesso - dopo essere passato per il "novecentismo" europeizzante di M. Bontempelli - aveva contribuito a creare; e accanto a prose di un idillismo evocativo e magico (tra le sue più felici: Donna come me, 1940 ...
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Filosofo statunitense (Baltimora 1921 - Lexington, Massachusetts, 2002). Ha svolto un ruolo importante nel dibattito filosofico-politico degli anni Settanta del Novecento. In contrasto con le dottrine [...] », dei principi cui dovrebbero conformarsi le istituzioni per essere considerate giuste.
Vita
Ha iniziato la sua carriera universitaria modo da garantire i maggiori benefici per i singoli e, nello stesso tempo, per la collettività. A partire da un' ...
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Giurista e poeta, della famiglia dei Sigibuldi o Sigisbuldi (detta anche Sinibuldi: n. Pistoia, quasi certamente 1270 - m. ivi 1336 o 1337). Studiò diritto a Bologna, allievo del grande Francesco d'Accursio, [...] suoi elementi logici traendone significati e valori che da tempo sfuggivano ai post-accursiani essere il rinnovatore della scienza giuridica italiana: la scuola dei commentatori riconosce in lui l'iniziatore più grande. La sua opera maggiore è ...
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Poeta (Bologna tra il 1230 e il 1240 - Monselice 1276). Tra i più incisivi esponenti della poesia tosco-emiliana del XIII secolo, indicato da Dante come precursore dello stil novo, nella canzone dottrinale [...] di un Guinizzello da Magnano e, in tal caso, tipico esponente della cultura bolognese del suo tempo, sia sotto il profilo definiti e articolati, i temi fondamentali dello stil novo. Tale novità concettuale e artistica fa sì che G. possa essere ...
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Ravera, Lidia. – Scrittrice e giornalista italiana (n. Torino 1951). Ha esordito nella letteratura nel 1976 con l’inaspettato successo editoriale Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti, [...] L'amore che dura (2019); Tempo con bambina (2020); Avanti, parla (2021); Age pride (2023); Un giorno tutto questo sarà tuo (2024); Volevo essere un uomo (2025). Dal 2013 al 2018 è stata assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Lazio nella ...
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Chimico svedese (Stralsund, Pomerania, 1742 - Köping 1786). Compiuti gli studî elementari nella città natale, fece apprendistato (1757) nella farmacia del Liocorno a Göteborg e lavorò in seguito presso [...] oro a Stoccolma (dal 1768) e, infine (1770-75) a Uppsala, dove conobbe J. G. Gahn, a quel tempo assistente di T. Bergmann, della luce e del calore non potevano essere spiegati senza considerare le arie e le loro azioni chimiche. Tra il 1771 e il 1772 ...
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Saggista e storico (Ecclefechan, Dumfriesshire, 1795 - Londra 1881); fu di umili origini. Il suo matrimonio con Jane Welsh (1826) fu assai burrascoso, sebbene vi fosse, specie da parte del C., un affetto [...] (1843). Il problema del suo tempo fu per lui di natura non economica ma spirituale: la creazione di un ordine sociale che poteva essere solo opera del genio. Negò liberalismo, democrazia, regime parlamentare, e concepì la società come gerarchia ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...