Scrittrice ungherese, naturalizzata svizzera, nata a Csikvánd, presso Kőszeg, il 30 ottobre 1935. Visse l'infanzia in un Paese sconvolto dalle vicende della Seconda guerra mondiale, iniziata dagli ungheresi [...] orrori della guerra, così come possono essere percepiti da una psicologia ancora immatura, e insieme inquietante storia di formazione in destino ignoto. L'indeterminatezza dei luoghi, dei tempie dei personaggi (anonimi i due gemelli che raccontano ...
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Mamleev, Jurij Vital´evič
Donatella Possamai
Scrittore russo, nato a Mosca nel 1931. Il padre, psichiatra, nel 1937 cadde vittima del terrore staliniano. Dopo essersi diplomato nel 1955 presso l'Istituto [...] opere hanno cominciato a essere regolarmente pubblicate in Russia: oltre a saggi di filosofia e commedie sono uscite le rivolta della luna, 2001) e i romanzi Bluždajuščee vremja (Il tempo errante, 2001) e Mir i chochot (Il mondo e il riso, 2003). Al ...
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Donna politica birmana, nata a Rangoon il 19 giugno 1945. È stata insignita nel 1991 del premio Nobel per la pace come simbolo dell'opposizione democratica e non violenta al regime militare del suo paese. [...] Ne Win (capo di Stato e leader del partito unico al potere nominata segretario generale; acquistò così in breve tempo un'enorme popolarità sia in patria che . Negli anni successivi continuò a essere oggetto di ripetuti provvedimenti restrittivi.
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Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), [...] americani, dove A. si chiede come ci si debba sentire a "essere cittadini di una superpotenza e mantenere democraticamente i mezzi per una estinzione planetaria". Scrittore d'effetto, A. è ormai un autore di best seller in patria. Il suo romanzo più ...
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BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] sua vita sedentaria e libresca, è la sua inascoltata richiesta (Padova, dicembre 1575)di essere inviato nelle missioni. di Navarra e sulla situazione francese al tempo delle guerre di religione; la parte V si legge in C. Gioda, La vita e le opere di ...
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Beccaria, Cesare
Giuseppe Bedeschi
Il primo grande critico della pena di morte
Profondamente influenzato dagli illuministi francesi ‒ disse di dovere a Montesquieu "la sua conversione alla filosofia" [...] penali del suo tempo costituissero un insieme di abusi dovuti alla superstizione religiosa, alla violenza sociale e politica, alla crudeltà dei costumi ("apriamo le istorie e vedremo che le leggi, che pur sono o dovrebbono essere patti di uomini ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] reità". La religione, come anche il camaldolese sosteneva, doveva essere una sola "che che ne dicano i fautori del Tollerantismo". c'era più spazio, in un tempo in cui le idee di Locke e di Montesquieu erano diffuse e corrisposte, per quelli che il F ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] signoria solo in tempi relativamente recenti. Delle repliche furono incaricati Leibniz e Muratori, ai quali spettava di provare l’antichità della casa d’Este, il suo essere feudataria dell’impero quanto a Comacchio, a sua volta feudo indipendente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] del tempo senza che queste scelte dissacratorie si prefiggessero però di distruggere il quadro nobiliare nel quale, anzi, Pietro sempre intese collocarsi.
Verri rimase, insomma, un patrizio milanese, anche se si sentiva (e voleva essere) diverso ...
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Cattaneo, Carlo
Massimo L. Salvadori
Un grande studioso e un protagonista del Risorgimento italiano
Carlo Cattaneo è stato uno dei maggiori intellettuali europei dell'Ottocento. La sua cultura, per [...] e civile dell'Italia contemporanea; al tempo stesso, egli ebbe un ruolo importante nelle lotte per l'indipendenza nazionale, tanto da collocarsi accanto a Cavour, Mazzini e Garibaldi
Il pensiero politico e dopo essere stato allievo del giurista e ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...