Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] praticato dalle società femminili di Delfi ancora al tempo di Plutarco, e per il quale abbiamo iscrizioni provenienti da diversi brano, “quando fu inserito nell'Iliade, doveva essere abbastanza familiare al grande pubblico delle recite rapsodiche, se ...
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In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] corpo di Marcela con del vetriolo, così che possa lui stesso spogliarla della sua bellezza, vincere il vincolo del Tempoe provare ad entrambi di essere in grado di amare una donna al di là della sua dimensione statuaria. Dopo la fuga disperata della ...
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Un solitone, detto anche “onda solitaria”, è una particolare soluzione di un’equazione alle derivate parziali non-lineare. Fisicamente, tale soluzione descrive un pacchetto d’onda, ovvero una perturbazione [...] di onda solitaria con parametri k=1 e x0=0 a diversi tempi. È possibile apprezzare come l’onda viaggi a velocità costante senza disperdersi.Di notevole rilevanza è il fatto che questa soluzione può essere generalizzata (con le dovute accortezze) a ...
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Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] città bella? Quali erano gli elementi (architettonici e non) che dovevano essere presenti in una città? Cercherò quindi di la decadenza dei monumenti romani e per la distruzione portata dagli invasori del suo tempo, i Longobardi. In Occidente ...
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Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] era un eupatrida, cioè un’aristocratico. E a dispetto di quanto detto da Jeanmaire sulla non “politicità” di Dioniso, Privitera avanza – seppur cautamente – l’idea che in tempi remoti Dioniso possa essere stato considerato un protettore di Atene ...
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Erano le due e mezza di martedì pomeriggio quando il sindaco Ferdinando Del Buono si sedette a capo del tavolo della Giunta. Intorno a lui avevano già preso posto il vicesindaco, l’assessore alle finanze, [...] e l’assemblea non perse tempo, trattandoli ordinatamente uno ad uno: il reclamo del latte, la richiesta di una carta geografica e degli alunni, che la disciplina deve nascere dalle occupazioni e non essere imposta dall’esterno» (Scuola attiva, p.11), ...
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La notte si tinge di sangue, mentre le fiamme divorano a poco a poco la rocca di Troia. Le ceneri della città distrutta si mescolano alle lacrime di quelli che erano i suoi abitanti. Qualcuno urla, si dispera, [...] , di cui abbraccio gli stipiti. E ancora poi a un tempo i Teucri di questa città che è sorella godono. (vv.349-352 Eneide, Virgilio- Traduzione e cura di Alessandro Fo, Einaudi) La parva Troia potrebbe essere perfetta, una “miniatura” identica della ...
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Qual è il ruolo fondamentale della politica? Una domanda in apparenza semplice ma che si presta in realtà ad una moltitudine di possibili risposte. Per Aristotele la politica ha il ruolo di condurre le [...] Ma una volta chiarito il quomodo, non può non essere discusso il quid, e cioè il contenuto delle decisioni assunte dalla politica. Su dei temi realmente prioritari e sulla assunzione di scelte tangibilmente appropriate. Al tempo stesso però non ...
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La società in cui viviamo è estremamente normata e normativa. Chiunque ecceda i confini sociali della “normalità” viene classificato come folle. La follia, quindi, diventa un dispositivo politico prima [...] molto più labili e malleabili di quanto si pensi, oltre alla capacità di adattarsi ai tempi storici e culturali della società. sessista, razzista, ed eteronormativa dobbiamo lottare per poter essere più disadattati», più folli appunto. Una follia che ...
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«Qualora il problema economico venisse risolto, l’umanità verrebbe privata del suo scopo tradizionale. (...) Utilizzando il linguaggio odierno, non dovremmo forse attenderci un diffuso 'esaurimento nervoso'?» [...] coro. Lo stesso autore nella prima parte del saggio rimprovera economisti e accademici a lui contemporanei per non essere in grado di cogliere lo splendore dei tempi che stavano per venire in quanto sopraffatti dalla gravità degli eventi: «Prevedo ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...