DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 eil 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] p. XXXI, n.a.), diviene non contraddittorio, per essere Moncalvo e Tonco limitrofi.
I D. compì i suoi. studi nulla, vista la dispersione degli archivi conventuali e la soppressione degli istituti in quel periodo. Anche la data di morte è incerta (il ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] cane sulla tunica e rhytòn e patera nelle mani) che però non ha nulla in comune con i due L. della moneta e sembra piuttosto derivare delle divinità venerate. Il larario può essere anche privo di elementi architettonici e limitarsi soltanto ad una ...
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GIAN FRANCESCO da Tolmezzo (Giovanni Francesco Dal Zotto)
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore friulano che, come testimonia l'iscrizione apposta nel 1493 a firma degli [...] e varie figure di Sante nell'intradosso dell'arco; tuttavia in questo caso una maggiore apertura alle conquiste rinascimentali porta le figure a esserenulla di più (Bergamini, 1988). La pala, raffigurante la Madonna eil Bambino tra i ss. Michele e ...
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POLYGNOTOS (Πολύγνωτος, Polygnotus)
A. Rumpf
1°. - Pittore greco, attivo dopo le guerre persiane. Era considerato il primo pittore dall'antichità; naturalmente questo giudizio non va preso alla lettera, [...] Amazzonomachia di Mikon, si può essere in dubbio se si tratti e delle Leucippidi, dipinti da P., gli Argonauti, dipinti da Mikon (Paus., i, 18, 1). Nulla di Di altra specie èil chiaroscuro, quando i recipienti sono visti di lato e dalla loro apertura ...
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CULTUALE, Bassorilievo
E. Will
La rappresentazione della divinità nelle civiltà antiche, orientali e greco-romana, prende due forme diverse e opposte a seconda del ruolo a cui è destinata. Nel caso [...] la presenza di elementi accessorî - spiega l'origine e l'evoluzione del rilievo cultuale: la caccia o il combattimento del cavaliere, infatti, eil sacrificio del toro non potevano essere rappresentati facilmente se non in un rilievo o in un dipinto ...
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GRANDI, Vincenzo (Gianvincenzo)
Michele Di Monte
Nacque a Vicenza, da Lorenzo e da una Bianca d'ignoto casato, probabilmente nel 1493, se si può dar fede alla testimonianza del G. stesso, che in un documento [...] I lavori furono consegnati entro il dicembre dell'anno seguente eil 30 dello stesso mese il G. riceveva il saldo della somma pattuita.
A questo punto la notorietà eil credito dell'artista dovevano essere all'apice: già il 10 giugno 1541 egli aveva ...
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IACOPO del Casentino
Angelo Tartuferi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo in Toscana nella prima metà del XIV secolo. Egli è associato arbitrariamente da Vasari (p. 699) con la [...] . Michele Arcangelo, che in realtà non hanno nulla da spartire con I. e spettano per l'appunto al cosiddetto Maestro della cappella , p. 121 e fig. 242). Sebbene dal punto di vista compositivo il dipinto possa in effetti essere accostato a più ...
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DA EMPOLI, Iacopo, detto Iacopo Chimenti (o l'Empoli)
M. Adelaide Chiappini Bianchini
Pittore più noto con il cognome Chimenti che è invece nome di battesimo del padre, Chimenti di Girolamo di Michele [...] e dignitosa, ben illuminata dalla luce vera e non dai guizzi freddi e penetranti dei fantastici effetti da palcoscenico. Eil D., anche senza esseree, soprattutto, nell'atmosfera: non vi ènulla di eroico o di allucinante ma tutto è più dimesso e ...
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CHIARINI, Marc'antonio
Eugenia Rizzoli
Nacque a Bologna il 10 dic. 1652 da Niccolò, figlioccio di Ludovico Carracci, e da Caterina Fracassati di Budrio. Operò come quadraturista, scenografo, architetto. [...] tele quasi nulla si sa. Il Fanti ne al Mirandolese.
Del tutto marginale dovette invece essere la produzione di quadri di figura; lo il 1727 eil 1729 (ibid., cc.61, 70). Lo Zanotti, nella sua opera a stampa, lo dice direttore anche per il 1715 eil ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] un cortile gli horrea avevano di solito due piani, di cui il secondo doveva essere destinato alle merci più delicate e pregiate e anche agli uffici dell'amministrazione e agli alloggi del personale. Le scale di accesso erano disposte alle estremità ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...