CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] . Nel 1879 ricevette il titolo baronale eil delicato incarico di dirigere la Biblioteca reale di Torino. Tornò così definitivamente a Torino, dopo essere risieduto per gli impegni politici e amministrativi prima a Firenze (1869-72) e poi a Roma ...
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Dittatura
Karl Dietrich Bracher
Il concetto
Il concetto di dittatura, come tutti i concetti storico-politici fondamentali, ha subito nel corso della sua storia bimillenaria un mutamento di significato, [...] di Lenin e del suo movimento, e ancora più assoluta con Stalin eil suo sistema, costituiva al tempo stesso la loro forza nei confronti dei rivali, democratici o rivoluzionari. Da questa pretesa inaccessibile al dubbio, che sin dall'inizio può essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Adolfo Omodeo
Girolamo Imbruglia
L’identità intellettuale di Adolfo Omodeo si dispiegò in varie ‘figure’, tra loro intrecciate e legate a intense esperienze di vita. Egli fu storico del cristianesimo [...] il 1943 eil 1946 fu uomo politico di rilievo nazionale. Non tradì mai quella che ritenne essere la vocazione dell’intellettuale, e parsa sicura promessa non c’era stata, e «la guerra come fatto bruto nulla ha generato» («L’educazione nazionale», 15 ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] contatti con il maggiore A. Paolucci e con altri ufficiali italiani, il M. contava di creare una sommossa con il coinvolgimento della guardia civica, di militari italiani e di arsenalotti; la formula istituzionale avrebbe dovuto essere la Repubblica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Renzo De Felice
Renato Moro
Renzo De Felice è stato uno dei protagonisti della storiografia italiana del dopoguerra, il principale storico del fascismo italiano, e di Benito Mussolini in particolare [...] sarebbe sempre rimasto legato: com’è stato osservato, «non vi è sostanzialmente nulla», da questo punto di vista, essere così sintetizzati: a) il carattere rivoluzionario del primo fascismo (e quindi la continuità tra il Mussolini socialista eil ...
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Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] -30), per presentare a Z. una professione di fede e chiedere la revisione della condanna. Il papa lo ricevette e l'incontro si svolse solennemente nella basilica di S. Clemente - che Z. sottolinea essere stato discepolo di Pietro (cfr. ep. 2, 2, col ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] mercantili. La richiesta, che non aveva in sé nulla di rivoluzionario ed anzi da anni rispuntava in seno parte civile il versamento di una cauzione; e venne per questo criticato da Cambacérès e Treilhard, i quali ribatterono essere "impossible de ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] e non si muovano, non essendovi per ora nulla da fare; ma che siano certi, che, presentandosi l'occasione, la mia vita, la vita dei miei figli, le mie armi, i miei tesori, il 'A. ebbe, il vanto di essere stato il mentore eil primo educatore politico ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] dubbio coloriti dal senno di poi e dal desiderio di configurare il suo "trattato" come nulla più d'una nobile follia maturata essere trascurate, e Carlo V decise per la pena di morte che avrebbe dovuto essere eseguita a Milano.
Il B. ormai taceva e ...
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CARRARA, Francesco da, il Novello
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Fu l'ultimo signore di Padova: figlio di Francesco il Vecchio e di Fina Buzzacarini, vi nacque il 29 maggio 1359. Meriti e reputazione [...] del suo piccolo esercito. Ma nulla Venezia fece per compromettere concretamente l'impresa del C. e per impedirgli l'avanzata. Con l'aiuto di Firenze eil tacito consenso della Serenissima, il C., attraversato il territorio trevigiano, poté dunque ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...