FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] poco puntuale e per nulla generoso nei pagamenti, e già allora si venne formando la fama di un F. spendaccione e gaudente, era esteso anche alla critica letteraria e artistica. Dopo essere stato salvato più volte, il giornale fu venduto nel 1879 a ...
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MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] simbolico: uno splendore di vita si dissolve a opera di barbari e dei fasti dell'ingegno nulla permane, nulla resta, se non delle macerie.
L'interesse del M. per il tema del declino (cfr. anche il titolo di una raccolta di saggi apparsa in seguito ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] G. B. Niccolini, Firenze 1868). Eil maggior merito del discorso sta nel non obbedire, come il C. avverte, ad "una cieca idolatria", nel non voler abbandonare "quella che dovrebbe essere la eterna scorta dei detti e dei fatti umani, la ragione" (ibid ...
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Miti e mitologia
Emanuele Lelli
Un serbatoio inesauribile di racconti e di simboli
Prodotto dall’innata tendenza dell’uomo a raccontare, il mito propone in ogni cultura una serie multiforme di figure [...] uni agli altri dando vita a tutto il resto, oppure esiste un essere supremo che crea dal nulla natura e viventi (cosmogonia).
In Grecia è Gea, la Terra, a unirsi con Urano, il Cielo, dando origine agli altri dei e infine all’uomo. Nel mondo ebraico ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] l'individuazione dei tre generi retorici in cui ogni discorso, anche quello poetico, può essere ricompreso: il "consultativo", il "demostrativo" eil "giudiciale". Anche qui un posto preminente spetta al concetto di decorum, inteso come convenienza ...
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PETROSELLINI, Giuseppe Antonio Andrea.
Lorenzo Mattei
– Letterato, librettista, nacque a Corneto, l’odierna Tarquinia, il 30 novembre 1727 da Francesco, terzogenito di Cesare e Caterina Gabrielli, e [...] è peraltro improbabile che Petrosellini possa essere entrato in contatto diretto con Goldoni, durante il durante il carnevale, per il Valle, altri due intermezzi di Petrosellini – Il cavaliere per amore e Le donne vendicate (che nulla hanno ...
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AUGURELLI (Augurello, Agorelli), Giovanni Aurelio
Robert Weiss
Nacque a Rimini, non nel 1440 o 1441, come fu generalmente ritenuto, ma intorno al 1456, da Giovanni Agorelli. Nulla si sa dei suoi primi [...] di mirare alla perspicuità' evitare i vocaboli difficili, e per quanto possibile i latinismi, e usare costruzioni semplici e chiare: nel commento poetico il discorso dovrà essere contenuto e tendere soprattutto alla esatta interpretazione di ciò che ...
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GATTILUSIO, Luchetto
Roberto Gigliucci
Figlio di Giacomo e di Alasina Usodimare, nacque a Genova non oltre il 1230, probabilmente nel terzo decennio del secolo (risulta da un documento che nel 1248 [...] un nulla di fatto e l'ostilità fra le due repubbliche marinare riprese subito dopo. Il G èil Calvo a proporre il tema: è meglio amare con lealtà (finamen) la propria donna senza essere corrisposto o non piuttosto ottenere il suo amore con inganni e ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] . L'ambiente dei tre poemetti ai quali è legato il suo nome (enulla, allo stato attuale delle nostre conoscenze, lascia ), l'argomento dei tre poemetti. Il primo sembra essere stato quello intitolato Il sogno dil Caravia, stampato a Venezia ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] e uno dedicato a S. Demetrio, come testimonia Anastasio Bibliotecario; il soprannome "Hymmonides" parrebbe un patronimico. Nulla , la collaborazione, e probabilmente l'amicizia, fra Anastasio e G. sembra essere stata il perno dell'attività culturale ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...