Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] e l'anima nei domini sacri e rari dell'immaginario» ha potuto essere volta a pezza d'appoggio per l'astrattismo moderno, ma rivela il che il d'Annunzio, per prodigiosa che fosse la sua capacità d'assimilazione, non assimilò mai nulla di Rimbaud e di ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] essere eletto re che non avea figliuoli, e che il medesimo dovesse esseree con la voluntà del Signore Dio, finché a sua divina maestà piaccia di far constare la Vostra innocenza". L'intervento di Massimiliano II presso il legato non servì a nulla ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] appello per commuovere e scuotere gli animi. Nulla in Toscana che possa stare sullo stesso piano di Dei delitti e delle pene, che pure, e la cosa non è senza significato, proprio là poteva essere pubblicato. Il sereno e acuto ragionamento dei toscani ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] che giudicano le cose post eventum diremmo tuttavia che anche in questi capolavori non vi ènulla che non potesse essere preveduto, e ben c'intenderà il lettore che abbia seguito questa rapida ricostruzione dell'opera del com mediografo attraverso i ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] Charles Perrault. I genitori di Pollicino erano molto poveri e non avevano nulla da mangiare; una sera decisero di abbandonare i e fantasmi sono creature sospese tra la vita e la morte: questo èil loro fascino. Quanto alle streghe, possono essere ...
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IACOPO di Angelo da Scarperia (Iacopo Angeli)
Paolo Farzone
Nacque a Scarperia, roccaforte fiorentina posta a difesa del Mugello, in data incerta. Solo parzialmente soccorre una testimonianza di Leonardo [...] Del resto è probabile che in questo modo egli stesso preferisse essere chiamato, giacché in una nota di possesso apposta su un codice di Dionigi d'Alicarnasso egli si nomina "Iacobus Angeli".
Quasi nulla sappiamo della sua famiglia. Il padre, Angelo ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] superstizione, senza curarsi se, demolendo il soprannaturale, avrebbe potuto essere accusato d'eresia, inficiando la battaglia parla della religione dei Romani. Non per nullail modello cui si rifà è l’Adeisidaemon, sive Titus Livius a superstitione ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] qualcun altro ancora espressione del profondo del nostro essere…
I secoli sono passati come sogni, queste opinioni sorgono e scompaiono, e le fiabe scorrono sempre come un grande fiume tranquillo. Qual èil loro segreto?
"Ciò che tu ami resta", dice ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] una conferma può essere la lettera di il concilio, si trovò impegnato, rinchiuso nel palazzo pontificio, in "laboribus, incommodis",evidentemente per la traduzione dei testi conciliari, senza ricavarne, a suo dire, "merces nullail Sabbadini eil ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] il volgare illustre esiste, semplicemente, se è vero che esistono come esistono Italia e italiani (Vinay). Di più - è sempre il Vinay ad avere additato l'aporia - il volgare illustre viene ad esserenullaèil più lungo del trattato, avvertendo il ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...