GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito èil 21 apr. 1483, sebbene [...] di Calderan del 1514, eil primo a essere diffuso nel 1515, riscuotesse l'ammirazione generale dell'ambiente romano e dello stesso pontefice Leone X.
Caduto in disgrazia il cardinale Sauli, il G. entrò a servizio presso il cardinale Giulio de' Medici ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] 256r), nella quale il C. mostra di essere già entrato pienamente nel ruolo di suo intimo e fidato consigliere. Con il tramite del figlio, 23 marzo 1580 (cc. 239r-241v). Il valore di queste relazioni ènullo: il C. non aveva competenze tecniche né ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] La Vita Nuova, anzi, potrebbe essereil tentativo di fissare un'esperienza al E a questo punto è chiaro che il libro della Vita Nuova èil libro di Dante prima che il libro "de Beatrice", e che l'oggetto della celebrazione, senza perdere nulla ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] , scritto probabilmente fra il 311 eil 313, intende essere una risposta al Filalete nulla a che fare con loro, e di aver violato la Legge. Questi due capi d’accusa richiedono a Eusebio una risposta in due momenti. Prima egli dimostra nella p.e. il ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] della ribalderia se ne intreccia un terzo, che il Momigliano ha chiamato il «tema di Gano». Èil tema degli intrighi e delle beghe di corte: in cui il Pulci «trovava la materia adatta ad essere trattata con quella comicità maliziosa, con quella ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] un certo punto Saleem, «Radha e Krishna e Sita e Laila e Majnu; e anche (poiché non possiamo dire di non essere stati toccati dall’Occidente) Romeo e Giulietta e Spencer Tracy e Katharine Hepburn» (2003, p. 367). Anche il plurilinguismo di Midnight’s ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] da farne nuovamente risaltare la bellezza etica, che sembra essere ciò che questo imperatore più ha a cuore. In stimata e illustre di tutto il genere umano. E questo in modo armonioso. Infatti sotto il sole non esisteva nulla uguale ai greci e ai ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] inferiore, degli eruditi di provincia per ambizioni di campanile. Il Verga è catanese, e non ci importa nulla che egli possa essere nato a Vizzini; a noi importa soltanto che il Verga sia stato quel grande scrittore che fu. Vizzini certamente ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] Il C. visitò anche Messina, Siracusa e poi Malta, prima di risalire a Napoli, per essere a Milano nel febbraio del 1788. Il perseguitarlo: Leopoldo morì infatti il 1º marzo 1792, senza avere avuto il tempo di concedergli nulla. Tuttavia il C. non s' ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] arrestarono le manovre del L. in materia di libri per nulla ortodossi ("si dilettava sommamente di leggere libri proibiti", Lupis, p ad Aprosio il citato Alcibiade di Rocco; e del resto anche le opere d'ispirazione devota possono essere lette (come ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...