La storia della metafisica occidentale, al di là di tutte le differenze specifiche proprie di autori, periodi e contesti culturali diversi, ha sempre avuto, dall’antichità all’epoca moderna, una caratteristica [...] è quella di un organismo (non per nulla l’intera metafisica di Whitehead verrà anche chiamata ‘filosofia dell’organismo’). L’elemento estremamente innovativo, però, delle entità attuali èil di Whitehead non può essere negata: la stessa speculazione ...
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«Ciò che è sinistro, o terribile, non tradisce mai: lo stato al quale conduce è sempre l’illuminazione. E soltanto questa condizione di brutale consapevolezza ci permette di cogliere a pieno il mondo, [...] vista fenomenologico, occorre pertanto affermare che il soggetto è un nulla, in inglese un no-thing, nel senso di una non-cosa: questa condizione è legata al ruolo del corpo nella percezione. Il corpo, infatti, può essere percepito in due modi. In un ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] di visibile ciò che per sua natura svanisce nel nulla: la voce. Sini arriva ad affermare che il linguaggio non era una “cosa” prima di poter essere trascritto: esso si è oggettivato (con le sue regole sintattiche, grammaticali, morfologiche ecc ...
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Nel decimo canto della Divina Commedia Dante si ritrova a vagare tra delle lugubri tombe scoperte. Alla domanda del Poeta incuriosito dal macabro spettacolo, Virgilio recita questi versi:
Suo cimitero [...] e della morte stessa.
Alla svalutazione della propria morte, materialisticamente giudicata come assenza di percezione, a seguito della quale, dissoltasi l’anima, non esiste che ilnulla dalla pubertà alla morte essere bellamente ornato di un tale ...
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Nella traduzione della mela (in un'arancia) provo a denunciare me stessa, Un modo di possedere. La mia parte. Del frutto. Del piacere. Di arrivare a dire ciò che non posso ancora assicurare per mio unico [...] giornalista, ma anche come autrice di romanzi e traduttrice. È la parola ad essereil suo punto di snodo esistenziale, in della traduzione e potenzialmente diverso dalla lingua maschile che traduce tutto in se stessa, [che] non comprende nulla se non ...
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Ero assorto nei miei pensieri. Rimuginavo fra me e me alcune parole che erano uscite per caso dalla bocca del mio nipotino più piccolo, un promettentissimo Esagono di lucentezza inconsueta e di perfetta [...] l’elettromagnetismo sia invariante.
Ma qual èil significato nell’utilizzo di queste trasformazioni? Le trasformazioni di Lorentz sono molto più complicate di quelle di Galileo e non è per nulla immediato capire quali concetti formalizzino. Lorentz ...
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Incontrata tra i banchi di scuola e abbandonata il prima possibile o apprezzata e perseguita, la matematica esercita su chi le si accosta un fascino (o una ripugnanza) particolare. Forse per il suo simbolismo, [...] .
Portiamo un esempio per chiarire il concetto: trovare due numeri la cui somma dei quadrati sia 281 è un problema relativamente semplice, che può essere risolto anche per tentativi e la cui soluzione non ci dirà nulla di più sulla matematica che ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] sul presente. Il passato esige di essere ricordato disegnando una costellazione con il presente. «L’origine è la meta [ d’altri tempi» (Tesi XIV). Il passato viene così ricordato e redento: «nulla di ciò che si è verificato va dato perduto per la ...
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Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] chiesa di San Pietro in Valle a Ferentillo, in Umbria, nella prima metà dell’VIII secolo: è URSUS MAGESTER, che associa il proprio nome a quello che ne potrebbe essere un “autoritratto”. Di nuovo, la firma si può ben ritenere sintomo di una certa ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...
Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...