I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] contemporanea». Per questo venivano create le due Consulte, impegnate nei due tempi dell’azione sociale cattolica: la conservazione dell’essenza della fede nel solco della tradizione dei grandi papi (Leone XIII e Pio X) e l’apertura al sociale ...
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] risalto una tesi di principio, giusta sul piano politico (e non soltanto in senso strettamente giuridico), motivante l'essenza e la giustificazione del terrore, la sua necessità, i suoi limiti. Il tribunale non deve eliminare il terrore; prometterlo ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] prospettiva leninista solo in quanto, e sino a quando, strumento della politica del partito, ma ripudiato nella sua essenza autonomistica e spontaneistica. In Italia i comunisti restarono nella CGL, come minoranza e in opposizione alla dirigenza di ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] per tutti quelli che non ci credono»109. Con ciò, il cristianesimo sarebbe diventato estraneo alla sua stessa essenza. Dalla prospettiva di un luterano che mira all’autonomia ecclesiastica più larga possibile, Zahn nomina i problemi ancora attuali ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] , la loro antichità, l’ampiezza del numero ne esigevano forme di riduzione e controllo68. Al tempo stesso, l’essenza propria del nuovo regime, basata su una concezione autoritativa del diritto, spingeva verso forme letterarie capaci di orientare con ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] le nuove corporazioni portano allo scoperto è, difatti, il dato più 'tradizionale' (e, nella sua essenza, squisitamente 'antimoderno') che la Rivoluzione francese, nemmeno troppo paradossalmente, ha contribuito a conservare, celandolo e proteggendolo ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] il XX Congresso celebrato a Modena nel 1910. Secondo il combattivo cattolico cremonese, le Leghe rispondevano, nella loro essenza, al «puro concetto di classe», mantenendo un rapporto dialettico con altre forze sociali, onde «trovare nella giustizia ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] pregi e difetti di un personaggio, anche accogliendo notizie oggi non verificabili altrove, purché servano a ritrarne l'essenza, così come i contemporanei lo percepivano. Gli Elogia vennero pubblicati in due serie: quelli dei letterati nel 1546 ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] lo aveva accettato piegandolo a un significato compatibile con la sua dottrina. In effetti il termine ousia (essenza, sostanza) poteva indicare sia aristotelicamente una sostanza individuale sia anche una sostanza generica: nel primo caso definire ...
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Il Mediterraneo
Francesco Benigno
Il Mediterraneo non è un’espressione geografica, non indica solo una regione, e meno ancora il mare da cui prende il nome. È invece un’idea evocativa, espressa simbolicamente, [...] postmoderna, come la proposizione di un nuovo modo di essere «in cui la movenza del corpo, la performance di una poetica, l’essenza dell’essere in un suono eccedono la logica finita di un monumento, un libro, una mappa, un archivio, una legge»; di ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come...
quintessenza
quintessènza (meno com. quint’essènza, o 'quinta essènza') s. f. [dal lat. mediev. quinta essentia, calco del gr. πέμπτη οὐσία o πέμπτον στοιχεῖον, rispettivam. «quinta essenza», «quinto elemento»]. – 1. a. Nella fisica greca...