Nel linguaggio della filosofia e delle teorie delle arti, imitazione.
Con il concetto di μίμησις Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); [...] un insieme di tecniche e valori condivisi, tale da formare, entro una materia determinata, una copia corrispondente alla pura essenza ideale presente nell’anima dell’artista, opera quella rivalutazione della nozione di m. che starà a fondamento della ...
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Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] . di Salamanca, ne fu più volte rettore. Già nei primi saggi En torno al casticismo (1895; trad. it. Essenza della Spagna, 1946) attaccò il fanatismo conservatore; la critica dell'isolamento orgoglioso e dell'ostinata fedeltà alla tradizione proseguì ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] ; essa è, perciò, la causa dell’errore sia teoretico sia pratico. Diversamente, B. Spinoza chiama v. quel principio intrinseco all’essenza di ogni cosa (sforzo o conatus) che si riferisce alla sola mente, e che assume il nome di appetito quando viene ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] quindi con la soluzione del problema etico (➔ etica), sia che esso venga considerato come dipendente da quello metafisico dell’assoluta essenza della realtà e da quello teologico della natura di Dio e della sua azione sul mondo, sia che questi due ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] cose, nei fenomeni, che sono fenomeni in sé (pp. 70-71).
Un realismo, questo, che risulta essere, nella sua più intima essenza, materialistico:
Ma che cosa significa dire che tutto ciò che è reale deve essere reale per avere le forme della spazialità ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] morale e politica. La dottrina che caratterizza, più comunemente, la filosofia pitagorica è quella che considera il numero come essenza di tutte le cose, in quanto ogni aspetto del reale veniva ricondotto a una reciproca relazione o armonia di ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] corroborata. Il fatto che una simile ipotesi ausiliaria ad hoc sia falsificabile non è di per sé sufficiente. L'essenza del metodo scientifico - in quanto metodo critico, nel senso di Popper - sta dunque nel ‛divieto di strategie d'immunizzazione ...
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Filosofo italiano (Brescia 1929 - ivi 2020), professore di filosofia nell'univ. cattolica del Sacro Cuore di Milano (dal 1962), poi (dal 1970) di filosofia teoretica nell'univ. di Venezia, dove dal 2005 [...] (1948); Heidegger e la metafisica (1950); La struttura originaria (1958); Studi di filosofia della prassi (1962); Essenza del nichilismo (1972); La filosofia antica (1984); La filosofia moderna (1984); La filosofia contemporanea (1986); Oltre ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] incontestabile e insuperabile, ma nel senso che proprio e solo in esso si può e si deve tentare di cogliere l’‘origine’ o l’‘essenza’ dell’opera d’arte, ciò per cui l’opera d’arte è ciò che è, la sua condizione, infine: qualcosa di non circolare in ...
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Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] , come per una parte dell’esegesi rabbinica, è che si tratti di metafore rese necessarie dall’incapacità dell’uomo di cogliere l’essenza del divino se non per analogia con l’esperienza umana. In epoca moderna la polemica contro l’a. si ritrova in I ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come...
quintessenza
quintessènza (meno com. quint’essènza, o 'quinta essènza') s. f. [dal lat. mediev. quinta essentia, calco del gr. πέμπτη οὐσία o πέμπτον στοιχεῖον, rispettivam. «quinta essenza», «quinto elemento»]. – 1. a. Nella fisica greca...