Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] contemporaneo. Diversamente che in altre aree disciplinari, essa non è di norma utilizzata per caratterizzare l'essenza né la funzione dominante del linguaggio (alla quale concorrono nozioni quali 'cognizione', 'espressione', 'interpretazione' e così ...
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STRUTTURALISMO
Rita D'AVINO
. Si suol dare il nome di "strutturalismo" ad un vasto orientamento dell'indagine linguistica contemporanea, che, nonostante la molteplicità delle scuole, caratterizzate [...] alla lingua del concetto di "struttura", ampiamente produttivo nel pensiero scientifico moderno, dall'identificazione cioè dell'essenza della lingua in un sistema unitario di elementi interdipendenti; tale essendo l'oggetto dell'indagine, questa non ...
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Feuerbach, Ludwig Andreas
L.A. Feuerbach
1804
Nasce a Landshut, in Germania
1823
Studia teologia a Heidelberg
1824
Prosegue gli studi a Berlino, dove frequenta assiduamente i corsi di Hegel
1828
Ottiene [...] dei Pensieri sulla morte e l’immortalità lo rende inviso al mondo accademico, ed è ben presto costretto a ritirarsi a vita privata
1841
Pubblica L’essenza del cristianesimo
1848-49
Invitato dagli studenti, tiene a Heidelberg delle Lezioni sull ...
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subordinazionismo Nella storia del dogma, concezione del rapporto trinitario che introduce fra le tre persone (in particolare tra il Padre e il Figlio) una subordinazione di dignità e potenza.
Nei primi [...] connesse a quelle cristologiche, restarono a lungo ambigue, anche per l’insufficiente precisazione dei termini adottati (essenza, persona, ipostasi, natura); presso alcuni scrittori prevalsero formulazioni che insistevano sull’unità di Dio e Cristo ...
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Erudito e poeta, nato nel 1668 a Modica, morto ivi nel 1740. Studiò lettere, filosofia, diritto, scienze astronomiche e fisiche, medicina. Nel suo poema Adamo, ovvero il mondo creato (Catania 1709) conformandosi [...] ai principî del cartesianesimo, rifà la storia dell'uomo dalla creazione della materia prima, da cui emana l'essenza e la natura corporea, che, agitata dal moto nello spazio, si trasforma in etere e luce, in aria e fuoco, in acqua e terra, e nella ...
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FUNZIONALISMO
Jeffrey C. Alexander
Paul Colomy e Marion J. Levy jr.
Funzionalismo e neofunzionalismo
di Jeffrey C. Alexander, Paul Colomy
Introduzione
Ogni seria rassegna sul funzionalismo comincia [...] di vedute, i dissensi e le ambiguità che circondano il termine. Ciò nonostante - così almeno si sostiene - l'essenza del funzionalismo è chiara: esso consisterebbe in un determinato insieme di assunti, un'ideologia implicita, un modello distintivo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia dell’architettura, il classico è un riferimento, un’àncora, una fonte. [...] il secolo per eccellenza della modernità, si mostra in tutta la sua chiarezza e continuità.
Razionalismo e romanità
“L’essenza del classicismo è venire dopo. L’ordine presuppone un certo disordine che esso viene a sistemare” (Paul Valéry, Variétés ...
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operare (in poesia, anche il gallicismo ovrare)
Antonietta Bufano
Come ‛ adoperare ' (v.), cui talvolta è accostato con lo stesso valore, il verbo ha spesso costrutto assoluto e ricorre anche nella forma [...] dell'infinito sostantivato. Il significato fondamentale è quello di " agire ", " esplicare un'attività ", o una " operazione " (v.) attraverso cui un'essenza attua la propria perfezione in sé o in un'opera (v.), o effetto, fuori di sé. Non di rado è ...
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accidentale
Giorgio Stabile
. Aggettivo (latino accidentalis) esclusivo del Convivio. Strettamente connesso col valore tecnico di ‛ accidente ' (v.), è detto di cosa " non necessaria o non inerente [...] cioè lo illicito e 'l non ragionevole di I II 2) sono qui impurità accessorie che, non connesse con l'essenza del pane (cioè la ‛ esposizione ' o ‛ prosa ' del Convivio), possono venirne separate senza alterarla. Con analogo significato di " aggiunto ...
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Cratilo
(Κρατύλος) Dialogo di Platone. Cratilo (➔), sostenitore delle tesi di Eraclito, discute dell’origine del linguaggio con Socrate ed Ermogene; rispetto al problema dell’istituzione dei nomi sono [...] «per convenzione» e si fondano sull’abitudine e sulla consuetudine (Ermogene), o «per natura» e si fondano allora sull’essenza delle cose che indicano (Cratilo). Socrate indaga l’etimologia e il modo in cui il «legislatore» impone i nomi, ricavandoli ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come...
quintessenza
quintessènza (meno com. quint’essènza, o 'quinta essènza') s. f. [dal lat. mediev. quinta essentia, calco del gr. πέμπτη οὐσία o πέμπτον στοιχεῖον, rispettivam. «quinta essenza», «quinto elemento»]. – 1. a. Nella fisica greca...