Unforgiven
Mario Sesti
(USA 1992, Gli spietati, colore, 131m); regia: Clint Eastwood; produzione: Clint Eastwood per Malpaso; sceneggiatura: David Webb Peoples; fotografia: Jack N. Green; montaggio: [...] per certi versi affine a quello del suo antagonista (e a quel film si rifà anche la figura del cronista, espressione della consapevolezza della funzione dei media nella costruzione del mito del West). Ma, soprattutto, la fisionomia scabra e sempre ...
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Cortez, Stanley
Stefano Masi
Nome d'arte di Stanislaus Krantz, direttore della fotografia statunitense, di famiglia ebrea austro-ungarica, nato a New York il 4 novembre 1908 e morto a Los Angeles il [...] di ambientazione notturna, come fece in Eagle squadron (1942) di Lubin. Riuscì inoltre a imporre il marchio di uno stile quasi espressionista ad alcuni dei suoi film, come The black cat (1941) di Rogell (remake del celebre film del 1934 di Edgar G ...
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Petrov, Vladimir Michajlovič
Vivia Benini
Regista e sceneggiatore cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 22 luglio 1896 e morto a Mosca il 7 gennaio 1966. Deve la sua fama a due filoni molto [...] A.N. Ostrovskij, film ambizioso e teso a superare quella esasperata fissità chiaroscurale di scene e ambientazioni di matrice espressionista di cui era stato spesso accusato. Con questo cupo dramma della grettezza e dell'ignoranza del ceto mercantile ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] e riassume tre categorie di film legate all'uso attuale del b. e n.: i film visionari, in vario modo debitori dell'Espressionismo (di David Lynch, oltre The elephant man, 1980, va ricordato il cupo Eraserhead, 1978; insieme a Rumble fish, 1983, Rusty ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] genere comico, come già era accaduto per il genere fiabesco-fantastico alla Méliès.
Anche nei film del periodo espressionista tedesco la scenografia tende a tornare verso una pittoricità anti-prospettica (che il cinema sembrava aver superato), nel ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] , che ‒ come si è detto ‒ iniziò la propria attività proiettando Das Kabinett des Dr. Caligari, film-manifesto del cinema espressionista tedesco.
Nel 1927 si contavano in Francia già una ventina di c.; si avvertì perciò l'esigenza di una federazione ...
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Garbo, Greta
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Greta Lovisa Gustafsson, attrice cinematografica svedese, nata a Stoccolma il 18 settembre 1905 e morta a New York il 15 aprile 1990. Fra il crepuscolo [...] il mantenimento di Stiller: i ruoli fra i due cominciavano a capovolgersi. Il film, buon prodotto del cinema espressionista tedesco degli anni Venti, contribuì all'affermazione della giovane attrice, per la quale sembravano aprirsi le porte del ...
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Powell, Michael (propr. Michael Latham)
Emanuela Martini
Regista, produttore e sceneggiatore inglese, nato a Bekesbourne (Kent) il 30 settembre 1905 e morto ad Avening (Gloucestershire) il 19 febbraio [...] prima regia per Korda fu The spy in black (1939; La spia in nero), un thriller bellico dal fosco taglio espressionista, sceneggiato da un fuggiasco ungherese, ossia Pressburger. Dopo la coregia (con Ludwig Berger e Tim Whelan e, non accreditati, A ...
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Die freudlose Gasse
Francesco Pitassio
(Germania 1925, L'ammaliatrice o La via senza gioia, colorato, 180m a 17 fps); regia: Georg Wilhelm Pabst; produzione: Hirschel Sofar; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] ‒ e una stilizzazione nel tratteggio di taluni personaggi e di elementi del loro ambiente, derivata dalla fase espressionista. Il film manifesta stilemi spesso attribuiti al regista, in realtà diffusi nel cinema tedesco del decennio: fotografia ...
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Körkarlen
Peter von Bagh
(Svezia 1920, 1921, Il carretto fantasma, colorato, 106m a 16 fps); regia: Victor Sjöström; produzione: Charles Magnusson per Svensk Filmindustri; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] lirismo che animò e rese unica, irripetibile (anche se ricca di epigoni e di influenze sul cinema successivo, soprattutto espressionista) la prima grande stagione del cinema svedese.
Il realismo con cui si disegna la vita perduta di David Holm ha ...
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espressionista
s. m. e f. e agg. [formato su espressionismo] (pl. m. -i). – Chi, in arte o in letteratura, è seguace o fautore dell’espressionismo: gli e. tedeschi. Come agg., che concerne l’espressionismo o ne attua i principî: movimento,...
espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...